Il Milan non va oltre lo 0-0 contro una Samp molto organizzata

DI D.V.

Il Milan non sa più vincere, ma perlomeno riesce a ottenere un pareggio che vale come un brodino, ma che gli permette di avvicinarsi a Napoli e Cagliari, con i sardi sconfitti a Torino, e i partenopei impegnati invece nel big match contro l’Inter di Antonio Conte. Il Milan parte con Ibrahimovic in panchina, con Piatek sostenuto da Calhanoglou e Suso. I rossoneri nei primi 45 minuti costruiscono solo due palle gol, rischiando di subire delle reti grazie ai veloci contropiede portati avanti da Gabbiadini e Quagliarella. Complici i due infortuni occorsi a Ramirez e De Paoli, la Samp inizia a provare a blindare il pareggio, affidandosi esclusivamente al gioco di ripartenza. I blucerchiati sono però attenti e bravi, tanto che nei primi 10 minuti della ripresa, sfiorano il gol in un paio di occasioni. Poi arriva il momento di Ibrahimovic, in campo dal 55esimo, e San Siro si trasforma in un’arena. Ibra sta bene e subito prova a duettare con il compagno Rafael Leao, pericoloso in due occasioni. Lo stesso Ibra si rende pericoloso con due colpi di testa su cui Audero fa buona guardia.

Ma lo svedese non si tira indietro, e complice una ancora precaria condizione fisica, inizia a mettersiba disposizione della squadra, fornendo sponde e provando ad aprire varchi per i compagni. Zlatan si arrabbia quando sbaglia, ma é comunque il primo a consolare un Suso molto impreciso. Lo spagnolo uscirá tra i fischi. Lo svedese prova a spingere i compagni fino all’ultimo, con San Siro dalla sua parte. La scossa dello svedese  non riesce  però a far ritrovare la vittoria, ma é una iniezione di fiducia per il gruppo, uscito malconcio da Bergamo, e sottoposto oggi a un brodino insipido, un risultato deludente, che comunque fa salire a quota 22 i rossoneri, che recuperano un punto al Cagliari, che li attende nel prossimo turno. Per tornare a sperare nell’Europa, i rossoneri dovranno fare un filotto di vittorie, perché oggi, l’Europa, é solo una chimera.

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