La vittoria di Cagliari restituisce un briciolo di entusiasmo all’ambiente , Pioli cambia lo scacchiere rossonero e si affida ad Ibra
di Giuseppe Vitale
Alla base della vittoria al Sant’Elia sono emersi 3 punti chiave di questo primo Milan del 2020. Il primo é di natura tattica, prevalentemente di modulo, Pioli vira alle 2 punte tanto invocate e opta per il buon vecchio 4-4-2, la soluzione più efficace nei momenti instabili e incerti.
Il secondo punto va a toccare la scelta degli uomini, suso si accomoda in panchina per lasciar spazio al connazionale Castillejo, esterno dinamico e rapido, predisposto umilmente anche nella fase di ripiego difensivo. Leao diventa il partner principale per Ibra per caratteristiche tecniche diventando più funzionale alle dinamiche di gioco. scelta che tra l’altro comporta l’esclusione di titolari che vengono messi da parte, per cambiare faccia e aspetto al diavolo.
Il terzo e ultimo punto, non per ordine di importanza, si chiama semplicemente Zlatan Ibrahimovic . Lo svedese é l’arma più pregiata rossonera, l’unico ritorno che non ha il sapore di una minestra riscaldata, perché con la sua personalità straripante e aiuto tecnico, può restituire fiducia e ambizione ad un milan passivo e insensibile alle emozioni. In Sardegna Zlatan fa vedere un po’ del suo repertorio classico, tra cui il goal, lo strapotere fisico e l’impronta del campione sull’organizzazione della squadra in campo.
E pensare che sembra non essere ancora al pieno della forma, giocando tutta una gara da protagonista, Ibra può davvero far poggiare sulle sue spalle larghe, il nostro amato Milan.