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Esclusiva ag. Petralito: “È legittimo che Paul Singer scelga Rangnick per rilanciare il Milan: è il terzo miliardario che lo fa…”

Abbiamo raggiunto telefonicamente e in esclusiva Milancafe24 l’agente FIFA Petralito, intermediario molto esperto sull’asse Germania-Italia

Petralito, ormai da giorni non si fa che parlare di Ralf Rangnick dalla Bundesliga al Milan: cosa ne pensa lei che segue molto da vicino il calcio tedesco?

Penso che Rangnick sia la persona giusta, nel posto giusto e al momento giusto!”

Cosa intende?

Dietmar Hopp, che è il quarto uomo più ricco di Germania e fondatore del computer SAP, ha scelto Ralf Rangnick per l’Hoffenheim, che è passato dalla Serie C2 alla Champions League realizzando poi importanti plusvalenze. L’austriaco Dieter Mateschitz, fondatore della bevanda Red Bull, ha scelto Rangnick che ha portato il Lipsia dalla serie C3 alla Champions League, occupandosi anche del Salisburgo. Allora, io dico che è legittimo che Paul Singer del fondo Elliott, forse deluso da questo avvio di esperienza coi rossoneri, scelga Rangnick per rilanciare il Milan e per portarlo dove il club merita: è il terzo miliardario che lo fa…”.

I giornalisti italiani ribattono che un tedesco potrebbe avere problemi di lingua con i giocatori… 

Cosa c’entra questo? Ormai i grandi Club sono multinazionali come giocatori e anche allenatori. Non è obbligatorio che il Real Madrid abbia un tecnico spagnolo. Guardi che è esattamente il contrario: per esempio in Premier League in Inghilterra, da quando hanno cominciato ad assumere allenatori stranieri, i Club stanno vincendo…”

Che idee potrebbe portare Rangnick al Milan?

Io lo conosco da 20 anni, Rangnick è un grande ammiratore del calcio di Arrigo Sacchi. Lui ama il 442 e il pressing. In Italia poi i tedeschi hanno sempre fatto bene, anche all’Inter di Trapattoni o alla Juventus. Perché noi italiani siamo dei perfezionisti nel calcio, e allora la cultura del lavoro teutonica si sposa a meraviglia”.

Rangnick ha lanciato grandi giocatori come Haaland… il Milan avrebbe bisogno di avere grandi campioni stranieri!

Certamente, e per rilanciarsi a livello internazionale avrebbe bisogno anche di un allenatore straniero… Chi può dire che Haaland nei prossimi tre anni non possa venire a giocare al Milan? Rangnick ha sempre lanciato talenti giovani nelle sue formazioni”.

Cosa risponde a chi è perplesso sul doppio ruolo allenatore e direttore sportivo?

“L’importante non è il ruolo, ma il lavoro… Rangnick può avere anche un direttore sportivo al Milan, così come ne ha avuti nei club che ha allenato in Bundesliga“.

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