Arrivato in rossonero dal Genoa nel ’93, lascia il Milan nel ’97 per il Real per gli attriti con Arrigo Sacchi, rinunciando a diventare una bandiera rossonera
DI MATTEO ANOBILE
Dopo Stefano Eranio, un altro doppio ex fra Milan e Genoa: si tratta di Cristian Panucci promessa del grifone arrivato in rossonero nel 1993, per far rifiatare Tassotti sulla fascia di destra. La sua prima stagione (93-94) al Milan, fu costellata da prestazioni di grande livello. Il suo primo gol non fu uno qualsiasi, nel derby di andata svettò di testa su un calcio d’angolo e beffò Zenga, che da ragazzino quando era raccattapalle, non gli aveva regalato i guanti. Si prese così una bella rivincita…
A fine stagione fu protagonista della vittoria della Coppa dei Campioni ad Atene nel 4-0 al Barca, giocando a sinistra. Oltre alla coppa vinse lo scudetto, vittoria che bissò nel 1996 sempre con Capello in panchina, segnando un gol decisivo a Napoli per il 15° titolo , e chiudendo la stagione con cinque reti all’attivo. Capello a fine stagione andò al Real, al Milan ritornò Sacchi (dopo l’esonero di Tabarez) e con Panucci non si presero per nulla. Panucci venne ceduto (nel mercato di gennaio) al Real dove raggiunse il suo mentore e dove vinse la Liga.Tornò a Milano nel 1999 , ma all’Inter, esperienza traumatica per i dissidi con Lippi, così da quel momento Panucci venne cancellato dalla memoria dei tifosi milanisti. Sebbene il terzino dichiarò di avere brutti ricordi dell’Inter, i tifosi del diavolo non hanno mai dimenticato il tradimento.