Il fondo Elliott procede con la visione di Gazidis, ma per il futuro del club sarà fondamentale non perdere Paolo Maldini

DI GIUSEPPE VITALE

 

Si parlerà del nostro Milan,  perché “ il calcio è la cosa più importante delle cose meno importanti” con l’auspicio che la situazione che stiamo vivendo, tenderà a migliorare il prima possibile. Non possiamo fare altro.

 

 

Il clima di “Isolamento “ in casa  Milan era cominciato da molto tempo, senza nessun virus che minacciasse la salute di nessuno.  I rapporti e il dialogo tra i dirigenti del club  sono ai minimi termini da diverso tempo e continua ad esserci la sensazione che rimarrà così per molto.  Gazidis ha un’idea di Milan dettata evidentemente dalle condizioni della proprietà, con una ripulita a fondo del bilancio e un percorso basato su una linea verde di lungo termine.  Maldini e il suo ex complice volevano restituire più rapidamente,  un aplomb   consono al diavolo che indossa i panni di una dimensione molto piccola da troppo tempo.

La sensazione è che l’intervista di Boban per la Gazzetta, sia stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso in ambo le direzioni, perché palesemente il dirigente Croato aveva forzato  la mano per riportare Ibra in rossonero ed aiutare una squadra in forte difficoltà, specialmente a livello mentale.  Paul Singer  d’altro canto, non deve aver digerito alcune scelte prese dalle bandiere rossonere, così  il banco è completamente saltato.

L’uomo a cui aggrapparsi  rimane indiscutibilmente Paolo Maldini, perché continuerebbe a rappresentare una credibilità di progetto che perderebbe totalmente il suo valore, con la sua uscita di scena. Sarà indispensabile non perdere Ibra e il suo potere rigenerante portato come polvere magica a Milanello,servirà non perdere pilastri essenziali su cui costruire il resto di una squadra che può sgretolarsi e cascare a terra, ancora una volta.

Qualunque decisione venga intrapresa, bisogna tenere bene a mente che quella maglietta a strisce verticali rosse e nere ha una tradizione più importante di un progetto in stile cannoni Londinesi e di tantissimi altri club in giro per il mondo. Sarà pur in difficoltà e messo alle corde dalle alte autorità europee in questi periodi, ma nessuno deve mai dimenticarsi che questo club è destinato a tornare per forza. La storia lo impone.

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