Il 29 marzo 1972 in Portogallo nasce un bambino che da uomo diventerà un campione. Si chiama Manuel Rui Costa

DI MATTEO ANOBILE

Il Portogallo è terra di fuoriclasse: CR7, Eusebio e Manuel Rui Costa  proprio quest’ultimo ha onorato la terra lusitana con lampi di classe. Scoperto da Eusebio che all’età di nove anni lo ha portato al Benfica dove ci è rimasto 13 stagioni, nel 94 è la Fiorentina ad accaparrarselo e ne fa il prototipo del numero 10 perfetto, elegante nel muoversi con il pallone. I fiorentini si innamorano di Manuel, tanto da sostituire nel loro cuore, un certo Baggio. Ma nel 2001 arriva il momento di salutare l’Arno, per approdare sul Naviglio, sponda rossonera per 85 miliardi di Lire. Nel 2003 vince la Champions League a Manchester, giocando 18 partite su 19. I suoi assist per Sheva e Inzaghi sono arcobelani  che brillano al sole…indimenticabile, quello del 26 novembre 2002. Quando il diavolo a Milano sconfisse il Real con un’apertura illuminante per l’ucraino. O’Maestro (soprannome di Rui) in rossonero ha effettuato 65 assist in cinque anni. Chiude la sua carriera al Benfica, indimenticabile il suo ritorno a San Siro con la maglia delle aquile, fu una standing-ovation da brividi. D’altronde i tifosi del Milan, dei fuoriclasse sono innamorati

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