Abbiamo raggiunto telefonicamente Francesco Repice, radiocronista sportivo e voce storica di “ Tutto il calcio minuto per minuto” , insieme a lui abbiamo toccando alcuni temi di attualità

Di G.V.

Dalla riunione di Lega è emersa la data in cui il campionato potrebbe ricominciare, tu sei favorevole?

” No. Perché credo sia prettamente una questione legata ai soldi , cercando di ridurre al minimo il danno provocato da questa sosta forzata. Non sarà calcio quello che vedremo e non sarà uno spettacolo vero e proprio.”

La conseguenza economica della pandemia sarà pesante, credi che nel calcio il costo dei cartellini e degli ingaggi possano diminuire?

“ Non so darti una risposta concreta, ma conosco per certo il passivo economico delle società di calcio, ad esempio quello della Roma supera i 200 milioni di Euro o quello della Juventus che va oltre i 300 e così via. Tali negativi peseranno e resteranno anche quando il virus sarà scomparso, quindi l’economia del calcio dovrà in qualche modo mutare.”

L’ultima volta che hai potuto raccontare un match è stato per Juve-Inter , che sensazioni hai avuto?

“ Come ti dicevo prima, non è calcio. Vedere uno stadio vuoto in un classico del calcio Italiano metteva tristezza. C’è una rivalità storica e rinnovata negli anni tra le due squadre e le due tifoserie, non si è percepito nulla di tutto questo. neanche in campo.”

Nel Milan c’è molta confusione a livello societario che idea ti sei fatto?

“ Rivoluzionare sempre la squadra sposta nel tempo la possibilità di ottenere risultati e vittorie importanti. Se dici ai tifosi rossoneri che riparti da zero, vuol dire che non vedranno successi prima di 4-5 anni almeno..”

Come circostanze, l’uscita di scena di Boban prima e presumibilmente quella di Paolo Maldini a fine stagione, può assomigliare alla situazione di Totti con la Roma?

“ Credo sia un discorso un po’ diverso, Totti è la Roma ed è legatissimo con l’ambiente, con la città e i suoi tifosi . Maldini quando sfilò per l’ultima volta davanti alla curva venne fischiato, ma per quanto mi riguarda, soltanto pensare e pronunciare il cognome Maldini, mi scatta una sensazione di rispetto e venerazione che va oltre a qualunque cosa.”

Qual è stato l’evento sportivo che più ti ha emozionato da radiocronista?

“ Sicuramente la finale di Coppa dei Campioni a Wembley tra il Barcellona di Guardiola e il Manchester United di Ferguson. La scena in cui Puyol insieme alla squadra invitano Abidal ad alzare la coppa al cielo è stata da pelle d’oca. In più è stato bellissimo poter osservare un calcio incredibile degli uomini di Pep. Il Barcellona non era Tiki Taka, quella parola serve per fare i titoli di giornale, la vera strategia era recuperare velocemente il pallone perso . Secondo uno studio Americano pare che i Catalani impiegassero come media circa 7 secondi a riprendere la sfera. “

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