Lo Squalo Bianco di Villasanta arriva a 57 primavere, simbolo del milanismo…
DI MATTEO ANOBILE
“Se Filippo Galli non avesse avuto tutti quegli infortuni, Alessandro Costacurta non sapreste nemmeno chi sia!” parole e musica di Billy Costacurta. Da ciò si evince l’intelligenza dell’ex compagno di Galli e inoltre testimonia quanto fosse forte Filippo. Nato a Villansanta, da sempre tifoso milanista andava in curva a vedere il Milan.Da calciatore tatticamente perfetto in marcatura, ha annullato gente come: Zico,Maradona,Altobelli,Platinì e Romario, non proprio gli ultimi arrivati. Sebbene non fosse titolare, ma la prima “riserva” della difesa degli immortali, si contraddistingueva per la sua forte etica professionale. Mai una parola fuori posto, ma rispondeva presente ogni qualvolta fosse chiamato in causa, l’amore per i colori rossoneri lo anteponeva qualsiasi altra cosa. Ma il Dio del calcio fu benevolo con chi se lo merita, lo premiò il 18 maggio 1994, quando il Milan ad Atene in finale di Champions, affrontò il Barcellona di Romario e Crujff. Capello non aveva ne Costacurta ne Baresi e reinventò la difesa. Tassotti e Panucci terzini, Maldini e Galli al centro della linea centrale. Filippo annullò Romario, spadroneggiando là dietro mostrò i suoi denti da squalo e divenne un protagonista assoluto della quinta. In tredici anni di Milan diciassette trofei vinti. Una volta appesi gli scarpini ottenne una brillante carriera come responsabile del settore giovanile rossonero, dove lanciò tanti giovani nel mondo del calcio, trasmettendo in primis i valori umani. Quanto ci sarebbe bisogno dei Filippo Galli, nel calcio di oggi, definito moderno!