Milan-Parma ultima partita della stagione 90-91 segna l’addio di Sacchi, dopo quattro anni di trionfi

DI MATTEO ANOBILE

Tante volte la storia lascia che corsi e ricorsi storici si intreccino, come l’addio di Sacchi al Milan, era il 26 maggio 1991. Si giocava Milan-Parma all’ultima giornata. La squadra emiliana lanciò Sacchi nel grande calcio e fece la parte di Cupido tra Sacchi e Berlusconi. Quella domenica San Siro era ripieno di cuori rossoneri disegnati. Gli striscioni di commiato per l’Arrigo si sprecavano. Il coro della curva: NOI TIFOSI DEL MILAN ABBIAMO UN SOGNO NEL CUORE, ARRIGO ALLENATORE echeggiava per 90′, la partita era il contorno, interessava poco. In quattro anni: uno Scudetto,una Supercoppa Italiana, due Coppe dei Campioni, due Supercoppe Europee e due Coppe Intercontinentali. La commozione, toccò il suo apice quando a fine partita, tutti i giocatori andarono ad abbracciare Sacchi, persino Van Basten si emozionò, in quanto freddo e le voci sul non idilliaco rapporto con l’allenatore di Fusignano, in quanto le visioni calcistiche dei due non collimavano, ma quando c’era da remare nella stessa direzione, nessuno dei due si è mai tirato indietro. La partita terminò 0-0, ma i 75000 di San Siro quel giorno erano venuti solo per l’Arrigo.

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