Una delle piu’ brutte pagine del calcio italiano doveva essere una festa!
DI MATTEO ANOBILE
Il 4 giugno 1989 a San Siro era in programma Milan-Roma, i rossoneri avevano appena conquistato la terza Coppa dei Campioni, il campionato l’aveva già vinto l’Inter di Trapattoni. Doveva essere una festa, i neo campioni d’Europa, volevano mostrare ai tifosi, il trofeo vinto a Barcellona. Verso le 13, fuori da San Siro venne compiuto un agguato in piena regola. Un branco di dieci “tifosi milanisti” riconoscono tre romanisti, che vengono traditi dall’accento. Li inseguono e ne nasce una colluttazione, uno di loro non riesce a scappare e muore, per un infarto, purtroppo la corsa all’ospedale risulta vana. Il ragazzo si chiamava Antonio De Falchi ed aveva 19 anni. L’ennesimo caso dove una madre ha perso un figlio per una partita di calcio che dovrebbe essere un centro di aggregazione . Per colpa di alcuni delinquenti, il gioco più bello del mondo ne perde di credibilità, facendo si che gli stadi vengano scambiati per delle trincee di guerra. Il Milan quel giorno vinse 4-1, curiosamente andarono a segno sia Tassotti che Baresi (unica volta!!) con due gol di pregevole fattura, le altre due reti, furono un’autorete di Tempestilli e Van Basten.Per la Roma andò a segno Massaro, prestato ai giallorossi. Giustamente la coppa venne riposta in un telo e la festa rinviata. Purtroppo questi episodi si sono ripetuti nell’arco del tempo.