Milan-Napoli i doppi ex, con un’attacco vintage
DI MATTEO ANOBILE
Se nella storia d’Italia il tragitto Napoli-Milano è stato sopratutto per una questione lavorativa, in ambito calcistico è stato su entrambi i fronti. Il modulo utilizzato è un 4-4-2, si va sul classico, in quanto non ci sono molti fantasisti.
In porta: PEPE REINA, bandiera e leader del Napoli dal 2013 al 2018, con un anno in Baviera al Bayern. Dal 2018 acquistato a parametro zero dal diavolo. Dove è venuto a fare da chioccia a Donnarumma per poi essere ceduto nel gennaio 2020 (in prestito) all’Aston Villa.
In difesa da destra a sinistra, IGNAZIO ABATE, con gli azzurri nel 2004/05, nella prima stagione di De Laurentis. Al Milan per dieci stagioni dal 2009 al 2019, dove ha vinto uno scudetto e due Supercoppe Italiane. L’altro terzino (a sinistra), MAREK JANKULOVSKY, portato in italia dal Napoli nel 2000 e lanciato da Zeman. In rossonero sei stagioni dal 2005 al 2011, il suo cammeo milanista è stato l’euroogol a Montecarlo contro il Sviglia con una prodezza degna del miglior Van Basten. I due centrali di difesa: ANDRE’ CRUZ,difensore brasiliano dove in azzurro si distinse per la sua bravura nei calci di punizione, davvero un cecchino infallibile. Al Milan arrivò nell’estate del 97, ma complice un infortunio alla schiena, giocò dolo i primi mesi della stagione 97/98, poi nel gennaio 1999 venne ceduto allo Standard Liegi, senza lasciare particolari rimpianti. La metà di Cruz, fu FABIAN AYALA al Napoli dal 95 al 98, dove visse l’incubo della retrocessione in B con la fascia di capitano al braccio. Dal 1988 al 2000 al Milan, ma giocò prevalentemente da riserva, vincendo comunque lo scudetto del 1999 con Zac.
A centrocampo ala destra: LUCIANO CHIARUGI, cavallo pazzo. Protagonista del gol decisivo nella finale di Coppa delle Coppe a Salonicco e di sgroppate funamboliche sulla fascia. Vestì il rossonero dal 72 al 76, successivamente per due stagione si accasò ai piedi del Vesuvio. Sulla fascia opposta, PAOLO DI CANIO con il Napoli nella stagione 93/94, si inventò un gol da fenomeno assoluto nel marzo del 94 contro il Milan. La dirigenza del Milan lo acquistò la stagione successiva, a Milano restò due anni, togliendosi lo sfizio di segnare qualche rete (da subentrato) e vincere lo scudetto nel 1996. In mezzo al campo NANDO DE NAPOLI, bandiera azzurra, dal 1986 al 1992, soprannominato Rambo, giocava al servizio di Mardadona. Vincendo ben cinque trofei, tra cui due scudetti, nel 1987 e nel 1990.Nel 1992 arrivò la chiamata del Milan dove restò due stagioni. Complici gli infortuni, all’ombra della Madonnina, fu un semplice frequentatore della panchina, Capello lo faceva entrare sporadicamente. Ma vinse comunque cinque trofei. Assieme a Giovanni Galli, è stato l’unico a giocare sia con Maradona, sia con Van Basten. A fare coppia con lui in mezzo al campo: FRANCESCO ROMANO, fantasista con i piedi buoni. In rossonero, vinse due campionato di serie B (1981 e 1983) a Napoli, uno scudetto nel 1987 e la Coppa Uefa del 1989.
In attacco JOSE ALTAFINI: con il diavolo fu giustiziere del Benfica con una doppietta nella finale di Londra nel 1963, con la maglia azzurra giocò sette stagioni segnando 97 reti. Un grandissimo attaccante che fa coppia con SORMANI. Anch’egli brasiliano, al Milan vinse la Coppa dei Campioni nel 1969 contro l’Ajax nel 4-1, lasciando il suo nome nel tabellino. A Napoli, ci rimase due stagioni, verso la fine carriera a 30 anni, senza però lasciare particolari tracce.
Allenatore Gennaro Gattuso, attualmente tecnico del Napoli, il suo carattere verace, non gli ha creato difficoltà ad inserirsi in una piazza calda come quella partenopea. In rossonero dal 2017 al 2019 ha dato un’identità a una squadra ben lontana dal Milan che conosceva lui.
Ricapitolando: Reina,Abate,Cruz,Ayala,Jankulovsky,Chiarugi,De Napoli,Romano,Di Canio,Altafini,Sormani. All. Gattuso.