I doppi ex nel tratto Milano-Genova (sponda blucerchiata) farcita da tanti campioni.

DI MATTEO ANOBILE

La rubrica dei doppi ex racconterà di Milan e Sampdoria, giocatori che hanno onorato le due casacche ce ne sono parecchi e di notevole spessore.
Il modulo varia, stavolta si scenderà in campo con un 3-4-2-1, per lasciare libero l’attacco di sprigionare tutta la sua fantasia.
Fra i pali: GIULIO NUCIARI, il secondo portiere recordman, con più panchine in serie A. Con i rossoneri sei stagioni, dal 1982 al 1988, protagonista dello spareggio Uefa contro la sua futura squadra vinto 1-0 con gol di Massaro. Con la Samp dal 1989 al 1995, vice di Pagliuca e campione d’Italia nel 1991.
La linea difensiva è composta da SILVESTRE, l’argentino ha vestito i colori blucerchiati dal 2014 al 2018 nel 2013-14 è stato al Milan. ALESSIO ROMAGNOLI, attuale capitano rossonero ha vestito la maglia della Doria, nella stagione 2014/15. A completare il reparto, PIETRO VIERCHOWOD, una delle bandiere della Samp scudettata, memore di mille battaglie contro Marco Van Basten, il roccioso difensore ha vestito anche la maglia del diavolo nel 96/97, senza lasciare particolari tracce. A centrocampo, sulla destra, TITO CUCCHIARONI, con il Milan nel 1957 vinse lo scudetto, con i doriani divenne un idolo, tanto che la tifoseria organizzata gli ha dedicato uno striscione. In mezzo al campo, GIOVANNI LODETTI, bandiera rossonera instancabile motorino del centrocampo. Vestì anche la maglia dei liguri dal 70 al 74. A far girare il centrocampo, CLARENCE SEEDORF, dopo aver vinto la Champions nel 95 con l’Ajax nel 95 (contro il Milan) a soli 19 anni arrivò alla Sampdoria. Per poi vincere altre due Champions League in rossonero, diventando uno dei cardini del Milan ancelottiano. A sinistra, non poteva mancare il mancino di CHICCO EVANI, vinse di tutto dal 1980 al 1993 a Milano. Protagonista di una punizione vincente a Tokyo nel 1989 che laureò i rossoneri campioni del mondo. Dal 1993 al 1997 a Genova vinse la Coppa Italia nel 1994. Dietro all’unica punta, ANTONIO CASSANO, il barese a Genova ha sbalordito la tifoseria con giocate deliziose, alternando follie inconcepibili, come la lite con Garrone, che lo cacciò. Il Milan lo acquistò nel 2011, i suoi assist furono importanti per lo scudetto, ma poi il personaggio venne fuori. Sebbene la società rossonera gli salvò la vita, nel 2012 fece di tutto per andare all’Inter, dimostrandosi un cuore ingrato. Un altro olandese è stato GULLIT, in rossonero fu un autentico must. Personaggio carismatico e un trascinatore in campo. Il suo carattere fumantino, fece si che con Capello non si presero e chiese la cessione nel 1993, andò alla Samp e proprio in un Samp-Milan segnò il gol vittoria per i liguri (con un tocco di braccio) ed esultò in maniera smodata. La punta è GIAMPAOLO PAZZINI, arrivo nella sponda giusta del Naviglio nello scambio con Cassano. Fu fondamentale con le sue reti per la qualificazione in Champions nel 2013. Eroico il gol segnato su una gamba sola, poichè aveva subito un fallaccio da Portonava in un Genoa-Milan. L’allenatore è SINISA MIHAJILOVIC, che ha giocato ed allenato la Doria, guidò anche il Milan nel 2015/16, ma mal sopportato da Berlusconi, fu esonerato per Brocchi. La sua etica professionale è rimasta impressa nei tifosi milanisti e ogni volta che torna a San Siro da avversario, riceve i meritati applausi.
Ricapitolando la formazione:

Nuciari,Romagnoli,Vierchowod,Silvestre,Cucchiaroni,Lodetti,Seedorf,Evani,Cassano,Gullit,Pazzini. All Mihaijlovic

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