L’ex difensore centrale, avrà il cuore di viso a metà davanti al televisore

DI MATTEO ANOBILE

Lazio-Milan, in questo periodo è una sfida abbastanza univoca, i capitolini viaggiano a + 25 dai rossoneri. Fra rossoneri e biancocelesti è anche sfida che per Alessandro Nesta significa la sua vita calcistica.
Nato e Cinecittà è cresciuto nel settore giovanile della Lazio, entrato a nove anni e vi è rimasto fino a ventisei. Ha esordito nel 1994 con Zoff, Zeman lo schierato titolare al centro della difesa con Chamot. A soli 19 anni era già un cardine della retroguardia Laziale, usciva palla al piede sempre a testa alta. Nel 1998 divenne capitano dei biancocelesti, alzando sette trofei in due stagioni, con la chicca dello scudetto del 2000. Purtroppo la situazione economica della Lazio è disastrosa, nel 2002 per 30 milioni di euro,viene ceduto al Milan. In rossonero con Maldini al centro della difesa, vince di tutto, spiccano le due Champions (2003/2007).Nel 2007 si laurea anche Campione del Mondo per club, 4-2 al Boca e Nesta mette la sua firma con il gol del momentaneo 2-1. Dopo l’addio di Maldini, da ripetizioni di classe a Thiago Silva, con il quale oltre a vincere uno scudetto nel 2011, fa una coppia mostruosa. Alessandro ha vinto tante battaglie contro la iella, come nel 2006 quando andò a operarsi alla spalla. Dopo l’intervento fece rieducazione a Miami, si ironizzò tanto, ma lui tornò più forte di prima. diventò uno dei protagonisti della notte ateniese del 2007. Il suo cuore sarà diviso a metà, ma nessuno potrà dimenticare quello che ha fatto per i colori rossoneri, il suo verbo nei dieci anni al Milan è stato solo uno tempo infinito, ovvero vincere.

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