Quando il sogno di un diciannovenne diventa realtà e una domenica di marzo del 1989 si trasforma in realtà!
DI MATTEO ANOBILE
Milan-Juve ha raccontato tantissime storie, la prima sfida fra lombardi e piemontesi(per la cronaca si disputò nel 1901) la vinse il Milan 3-2 e si giocò a Torino. Fra le molteplici vittorie in campionato, una evoca ricordi molto dolci fra i tifosi milanisti e per una giovane ragazzo dell’epoca e ora uomo. Stagione 1988/89, protagonista un giovanotto livornese di belle speranze, Graziano Mannari. Quell’annata i rossoneri tralasciarono il campionato, per dedicarsi alla Coppa dei Campioni, i bianconeri in fase di ricostruzione, post Platinì. Era il marzo 1989 si giocava a San Siro che era gremito. In poco piu’ di un quarto d’ora il Milan archiviò la pratica, si portò sul 2-0. Autorete di Tricella su un tiro di Van Basten e Chicco Evani. Era impressionante come la Juve non riusciva a superare il centrocampo, asfissiata dal pressing degli uomini di Sacchi. Proprio il Vate di Fusignano a metà secondo tempo, levò l’autore del secondo gol (Evani) e inserì Mannari. Proprio subentrato, sugli sviluppi di un corner dalla sinistra, con un un colpo di testa a volo d’angelo mise la palla in rete. Sembra l’apoteosi, ma a quattro minuti dalla fine, ancora Mannari si trova solo davanti a Tacconi lo saltò e depositò in rete la sfera. Una partita senza storia, sembrava fosse l’inizio della favola per il ragazzo, ma purtroppo gli infortuni, hanno fatto si che quella domenica rimanesse il suo canto del cigno. Ma nessuno gli potrà levare l’onore di aver vinto con il Milan: uno scudetto, una Supercoppa Italiana e una Coppa dei Campioni.