I doppi ex che hanno vestito le maglie di Milan e Atalanta

DI MATTEO ANOBILE

Stilando un’ipotetico undici, l’attacco e il centrocampo sono composti da giocatori che hanno scritto pagine del calcio europeo.
La formazione che scenderà in campo sarà un 3-5-2, in porta: PIZZABALLA un’autentica bandiera a Bergamo, vincitore della coppa Italia nel 1962 e la sua figurina ha fatto impazzire tante generazioni. Al Milan come riserva di Vecchi e Albertosi. Nella difesa a tre: SALA campione d’Italia nel 1999 con Zac, con la maglia della dea tre stagioni intervallate da un prestito al Chievo. A comandare la difesa: YEPES, campione d’Italia nel 2011 con Allegri, si è sempre fatto trovare pronto quando c’era bisogno del suo apporto, storico il suo gol del 3-4 a Lecce con un perentorio colpo di testa. Con la maglia orobica nella stagione 2013/14 A completare il reparto arretrato, ANQUILETTI, prima di diventare il pilastro per una decade del Milan di Rocco (con il quale ha vinto tutto!!) per due anni, dal 64 al 66 ha giocato all’Atalanta.
Un centrocampo bello folto, ala destra LENTINI, in rossonero ha alternato stagioni ricche di soddisfazioni come il 92/93 o il 94/95 a stagioni buie, colpa anche dell’incidente che nell’agosto del 93 gli compromise la carriera. A Bergamo nel 96/97 con Morfeo ed Inzaghi formò un terzetto di tutto rispetto, per poco non portarono i bergamaschi in Europa. MONTOLIVO è uno dei tre centrali di centrocampo, natio di Caravaggio è cresciuto nella formazione nerazzurra, per poi andare a Firenze. Nel 2012 venne acquistato dal Milan, dove visse stagioni ricche di polemiche, sebbene avesse indossato la fascia di capitano, il suo addio fu traumatico. Gattuso gli disse chiaramente che non rientrava nei suoi piani, ma l’ex rossonero preferì onorare il contratto!!! Affianco a Montolivo, CARBONE, nelle due stagioni al Milan, con Sacchi nel 90-91, prese il posto di Colombo, mentre con Capello nel 93-94 un semplice comprimario, sebbene abbia partecipato alle vittorie di quel Milan. All’Atalanta onesto centrocampista dal 96 al 98. L’ultimo centrale è stato il colpo che ha fatto conoscere Berlusconi al grande pubblico. Questo ragazzo tutti riccioli,fantasia e piedi dolci,fu venduto alla Juve. Ma Berlusconi, chiamò Agenlli e gli disse quanto fosse disposto a spendere per questo fuoriclasse, il Cavaliere ad ogni rilancio dell’Avvocato aumentò la posta. Così convinse la dirigenza atalantina. Arrivato al Milan, gioco dieci anni da fenomeno assoluto sulla fascia o in mezzo al campo non faceva differenza. Nel dribbling era imprendibile, segnava pochi gol ma storici(Napoli e Real). Fu protagonista di un incidente che a Belgrado quasi gli costò la vita. In rossonero vinse di tutto, signori e signore: DONADONI. Sulla sinistra BONAVENTURA: in tono minore un piccolo Donadoni, tanta buona volontà, piedi buoni e spirito di sacrificio. Davanti: INZAGHI con l’Atalanta capocannoniere nel 96/97, tanto che Mondonico disse di lui: “Non è Inzaghi che cerca il gol, ma il gol che cerca Inzaghi!” ecco spiegato Super Pippo, in rossonero eroe delle notti europee, ad Atene raggiunse la vetta più alta dell’olimpo. A far coppia con Pippo, GANZ, Bergamo fu il suo trampolino di lancio, poi al Milan raggiunse l’apice della sua carriera con lo scudetto del 1999, con quella rete al 94′ a San Siro con la Doria,sa ancora di godimento puro.

Ricapitolando la formazione:
PIZZABALLA,SALA,YEPES,ANQUILLETTI,LENTINI,MONTOLIVO,CARBONE,DONADONI,BONAVENTURA,INZAGHI,GANZ

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