Pioli continuerà ad essere l’allenatore rossonero, ora il progetto va improntato anche sulle sue idee, senza lasciarlo solo

𝐃𝐈 𝐆𝐈𝐔𝐒𝐄𝐏𝐏𝐄 𝐕𝐈𝐓𝐀𝐋𝐄

La figura di Ralf Rangnick si è allontanata sullo sfondo come il sole che tramonta in una giornata estiva. Sarà Stefano Pioli a guidare il Milan anche nella prossima stagione, con approvazione positiva da parte dello spogliatoio e dagli addetti ai lavori. Con il suo rinnovo aumentano le possibilità di permanenza per Paolo Maldini e perché no, anche quelle di Ibra.

Questo punto di svolta deve portare a lavorare verso una direzione univoca di intenti e non avere più pensieri differenti, quelli che spesso hanno compromesso le stagioni e mandato a monte i campionati come nulla fosse. Pioli adesso va ascoltato, coccolato e assecondato. Non si può più rimanere ad osservare l’allenatore in balia delle onde, si deve programmare con lui l’imminente futuro che deve essere più splendente dell’ultimo passato, fatto di un’asticella ferma e senza forza per sollevarsi.

Il mercato deve essere all’altezza, con interventi mirati anche grazie alle considerazioni del non più traghettatore Pioli. Serve rinforzare la rosa e puntare in alto, ma senza mollare al primo intoppo, perché siamo sicuri che nel percorso si presenterà l’ostacolo, ma questa volta dobbiamo necessariamente scavalcarlo da club, da grande squadra, puntando dritti a quel maledetto posto Champions che manca ormai da troppo tempo.

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