DI MATTEO ANOBILE

Dal 2002 al 2005 c’era un giocatore rossonero che nell’area di rigore era letale e pungente come uno scorpione bianco, di nome John Dahl Tomasson. Arrivò a parametro zero dal Feyenord fresco vincitore della Coppa Uefa. Realizzò 35 reti in tre anni, di cui alcune molto pesanti. Il 3-2 contro l’Ajax al 90’fu suo, anche se per tutti il realizzatore era Pippo Inzaghi, il danese corse un grosso rischio, quello di finire in fuorigioco, il gol fu valido e si volò prima in semifinale e poi a Manchester a vincere la coppa. La stagione successiva (l’anno del 17° scudetto!!), nel derby di ritorno con l’Inter sul 2-0, ribadì in rete una difettosa respinta di Toldo, dando il via a un’epica rimonta. Nell’ultima stagione, realizzò il 2-0 nella semifinale di andata con il P.s.v, gol vitale in quanto al ritorno gli olandesi si imposero 3-1, permettendo al Milan di giocarsi (la maledetta) finale di Istanbul. Nell’estate del 2005, salutò tutti e passò allo Stoccarda, il suo ricordo è rimasto vivo nel cuore di tutti milanisti. La sua presenza in area di rigore corrispondeva a una sentenza!

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