La diga del centrocampo rossonero compie 52 anni
DI MATTEO ANOBILE
Novembre 1993 si gioca il derby in casa dell’Inter, Boban che ricopre il ruolo d’interno di centrocampo, subisce un infortuno serio al ginocchio. All’epoca a novembre si poteva ricorrere al mercato di rparazione in autunno, dal Marsiglia sull’orlo del precipizio finanziario, Galliani acquistò un giocatore poliedrico, Marcel Desailly. Altleta fisicato, nato come centrale,ma Capello non ebbe dubbi, e lo fece giocare davanti alla difesa con la maglia numero 8. La stagione 93-94 fu la sua migliore in quanto a rendimento. Grazie al suo ruolo di flangiflutti, la difesa fu praticamente impenetrabile, 15 gol subiti in 34 partite, contribuendo alla conquista del 14° scudetto. Decisivo in fase realizzativa condue gol in Coppa dei Campioni, in semifinale con il Monaco con una frustata di testa aprì le marcature per il 3-0 finale, il 18 maggio nella finale di Atene contro il Barcellona fu il marcatore del 4-0 con una perentoria discesa. Rimase al Milan, sino al 1998, dove aggiunse al suo palmares, due Supercoppe: Europea ed Italiana. Infine conquistò un altro scudetto nel 1996 nel Milan di Weah,Baggio e Savicevic. Nel 1998, fu ceduto al Chelsea di Vialli dove arretrò come difensore centrale giocando altri sei anni da protagonista. Era una persona molto semplice, indimenticabile la Citroen 2 cv con cui arrivava a Milanello per gli allenamenti, a testimoniare la sua semplicità umana. Buon compleanno, indimeticato Marcel Desailly.