Arrivato in rossonero, tutti i predecessori di Pioli, l’hanno schierato, ma solo il tecnico parmigliano ne ha tirato fuori il meglio
DI MATTEO ANOBILE
Nell’estate del 2017 Chalanoglu arrivò al Milan, dal Bayern Leverkusen per 22 milioni di euro.
Durante la sua permanenza rossonera, ha visto avvicendarsi quattro allenatori(Montella,Gattuso,Giampaolo e Pioli). I primi tre lo hanno fatto giocare, ma spesso fuori posizione come mediano in un centrocampo a tre o esterno d’attacco.
A parte la seconda parte della stagione 2017/18 dove da esterno nell’attacco a tre riuscì dimostrare qualcosina. La stagione 2018-19 con Gattuso a parte qualche buona partita fu avvolta nell’anonimato. Dopo la fugace apparizione di Giampaolo, fu scelto Pioli. Segno del destino Chala all’esordio in panchina dell’ex tecnico di Inter e Fiorentina con il Lecce segnò un gol al volo di pregevole fattura. Ma la sua metamorfosi inizio a compiersi con l’arrivo di Ibra nel gennaio 2020. Dopo il lockdown, Pioli nel 4-2-3-1, lo mise al centro nei tre treuqartisti e Chala potè giocare nel suo ruolo dietro la punta (Ibra). Gol e passaggi decisivi non sono mancati, 9 reti e 9 assist. Senza dimenticare la punizione capolavoro a San Siro con l’Atalanta. Pioli da normalizzatore come si è sempre definito, con il turco è diventato un valorizzatore, facendolo giocare nella posizione a lui più congeniale, dietro a Ibra, lo svedese lo ha aiutato a fare si che tirasse fuori le sue vere qualità.