Ibra e Gigio mettono in cassaforte i 3 punti
Un gol di testa torcendosi in aria e un rigore impeccabile nel sette, diverse altre occasioni per l’immenso Ibrahimovic. Poteva fare poker stasera contro l’amico Mihajlovic Zlatan. Il Milan di fronte a 1000 selezionati supporter parte bene con una vittoria, trascinato dallo svedese che viene supportato dalle paratone nel finale di Donnarumma. Pioli scherza davvero col fuoco quando toglie i pilastri Kessie e Kjaer, mossa da non ripetere mai più finché non sarà rientrato Romagnoli e non sarà ritornato Bakayoko a Milanello. Mihajlovic infatti ha buttato dentro l’artiglieria pesante negli ultimi minuti di gara, andando vicino a recuperare il risultato.
Lampi di Theo Hernandez contro i felsinei piuttosto fallosi e bloccati: puledro dalla criniera lucente il terzino (o meglio ala pura), e un Calabria in versione iron Man. Bennacer spolmona come sua abitudine cucendo i reparti, beccandosi i rimproveri di Ibra quando non lo serve immediatamente in ripartenza.
Partono bene nel primo tempo Rebic e Calhanoglu ma si spengono presto, avvitandosi nelle stesse movenze ripetitive. Diaz finta e controfinta, palla incollata al piede, ma non salta mai l’uomo.
In avanti il Mister dovrà perfezionare i triangoli e individuare l’uomo dell’ultimo passaggio, che spesso manca al Diavolo. Voci di mercato a parte, questa sera sarebbe stato il match ideale per Paqueta‘ nell’ultima mezz’ora. E sulla fascia destra i rossoneri hanno il buco più evidente: Castillejo, pur volenteroso, non può essere il titolare di una formazione che punta alla zona Champions League. Buona la prima Milan, ma il lavoro di costruzione è ancora lungo…