La morte di Diego Armando Maradona è il tipico evento che ti svuota e ti deprime. Noi che amiamo il calcio, non possiamo non soffrire per la morte del più grande campione di tutti i tempi. Un talento sopraffino, un sinistro al fulmicotone, delle parabole che ancora oggi nessuno riesce a imitare. Diego se ne va all’età di 60 ani, per problemi cardiorespiratori. Era stato operato da poco al cervello, provava a recuperare. Questa volta non è riuscito a vincere la partita più importante della sua vita. Ci stringiamo intorno alla famiglia, attorno a Napoli, città che in queste ore vive il dramma del Covid, ma soprattutto il dolore per la perdita di una vera e propria leggenda del calcio mondiale. Ci mancheranno i suoi dribbling, le sue punizioni, i suoi sorrisi. Diego era un fenomeno, oggi è leggenda. Non dimenticheremo mai le sue prodezze. Era il nostro avversario ai tempi di Sacchi, era il più forte degli avversari. Ci inchineremo sempre davanti alle sue parabole, davanti alle sue giocate da funambolo. Ci lascia un campione, un uomo che spesso ha vissuto di eccessi, ma che era e resta straordinario per la sua genialità. Possiamo definirlo il Caravaggio del calcio, perchè lui, come Caravaggio, era un artista, un atleta capace di dipingere tele che mai più nessuno potrà imitare. Ciao Diego!!!

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