Il tulipano nero protagonista con le maglie di Milan e Samp, segnò gol importanti con tutte e due le squadre
DI MATTEO ANOBILE
Pensi a Samp-Milan e il doppio ex che ti salta all’occhio è Ruud Gullit, le sue due squadre con cui ha militato nel suo periodo “italiano”
Stagione 91-92 la Samp è campione d’Italia in carica. Alla 10°giornata a Marassi arriva il Milan di Capello. E’praticamente un passaggio di consegne, lo scudetto si scuce dalle casacche blucerchiate, per passare su quelle milaniste.
I rossoneri vincono 2-0, un uno-due di Gullit micidiale spegne le velleità doriane. Il primo gol con una frustata di testa, anticipa Pagliuca, cinque minuti dopo con uno shoot da dentro l’area si concede il bis.
Stagione 93-94 Gullit percorre l’A7 in direzione Genova, i dissidi con Capello sono frequenti, i due non riescono a trovare un punto in comune, così Ruud va a giocare con Mancini alla Sampdoria.
Decima giornata, come due anni prima è sempre Samp-Milan, il diavolo chiude il primo tempo sopra 2-0, grazie ai gol di Albertini e Laudrup. Nella ripresa si scatena l’ex, prima calibra un cross pennellato per la testa di Katanec.Poi Mancini pareggia su rigore e a dieci minuti dalla fine, ancora Gullit con un diagonale rasoterra completa la rimonta (3-2) per i genovesi. Anche se un evidente controllo con il braccio non venne ravvisato da Nicchi.
Quella domenica d’autunno Ruud si prese una bella rivincita su chi non lo voleva più. Le classiche pagine intriganti che lo sport sa raccontare.