Hauge sta scavalcando le gerarchie a suon di gol
La coppia del futuro attacco del Milan sarà svedese e norvegese? Una premiata ditta col vizio del gol griffata Ibrahimovic e Hauge? Una tempesta di vento freddo dal nord Europa su San Siro, ricordando gli anni d’oro nell’albo rossonero col Gre-No-Li?
Già, perché con Leao out e Rebic non in forma smagliante, l’ipotesi precedente che poteva essere un miraggio a inizio campionato, ora sembra una solida realtà. Hauge sta crescendo in maniera esponenziale, fornendo prestazioni a tutto campo sulla sinistra, condite da fughe e serpentine con reti e assist. La bilancia pende dalla sua parte vista la giovane età, nonché l’intelligenza tattica e tecnica del ragazzo.
Con il ritorno del totem Ibrahimovic come riferimento centrale in avanti, un tris di corridori e incursori come quello formato da Saelemaekers, Calhanoglu e Hauge infatti, sembra essere ideale per sviluppare una manovra continua e avvolgente.
È altrettanto chiaro che sarà difficile soffiare il posto a Rebic, Leao e Castillejo. Sono dolci problemi di abbondanza questi per il rientrato mister Pioli, che avrà invece bisogno di almeno un paio di rinforzi di mercato a gennaio: una prima punta alternativa a Zlatan e un difensore centrale.
In questo Milan dei giovani che hanno grande gamba ed entusiasmo, vogliamo chiudere con una citazione di merito per il folletto Brahim Diaz. Perché anche se viene inserito in spezzoni di partita, riesce sempre a trovare le sue sterzate e giocate di classe.