Una Supercoppa Europea e una qualificazione in extremis ai quarti di finale di Champions.

DI MATTEO ANOBILE

Il Milan è la prima squadra di Milano e il suo patrono (Sant’Ambrogio ne è cosciente e rinoscente).
La storia rossonera nel giorno del Santo Patrono della città meneghina è ricca di soddisfazioni.
Facciamo un percorso a ritroso partendo dalla stagione 94-95, il Milan si ripresenta nella massima competizione europea da campione in carica. Il girono non è semplice. c’è l’Ajax di Kluvert e Seedorf che liquida i rossoneri con due perentori 2-0. L’Aek Atene che viene sconfitta a Trieste per 2-1 con due gol di Panucci, ma in terra ellenica non si oltre lo 0-0. Infine il Salisburgo, il 3-0 di San Siro viene vanificato per il lancio di una bottiglietta contro il portiere austriaco. Il match di ritorno si gioca al Prater di Vienna, il Milan per accedere ai quarti deve solo vincere. Si gioca il 7 dicembre 94, gli austriaci hanno due risultati su tre. Ma un super Seba Rossi e la provvidenza Daniele Massaro ribadise di testa un pallone di testa in gol, le prodezze del portiere e la rete dell’attaccante spediscono il diavolo alla fase eliminatoria. Poi Vienna ci sarà fatale, per la terza volta in stagione, l’Ajax vince e si aggiudica la coppa.

Stagione 89-90, il Milan è Campione d’Europa in carica, il 4-0 al Nou Camp contro lo Steaua, ha regalato la terza Coppa. A dicembre si puo’ alzare la Supercoppa Europea, ma bisogna battere il Barcellona nella doppia sfida. All’andata in Catalogna finisce 1-1 con un Milan scuipone,il ritorno si gioca il giorno di Sant’Ambrogio del 1989. Una punizione di Evani scalda San Siro e regala la prima Supercoppa Europea.
Se per una volta sono profano a scomodare il sacro mi scuso, ma volevo capire da che parte stesse Sant’Ambrogio!?!

share on:

Leave a Response