I rossoneri nei sedicesimi troveranno la Stella Rossa di Belgrado, avversario epico nella Coppa dei Campioni 88-89.

DI MATTEO ANOBILE

La manina dell’urna per ha deciso che il Milan affronterà i serbi della Stella Rossa di Belgrado nei sedicesimi di finale di Europa League.
Stagione 88-89, la squadra di Sacchi tornò dopo nella massima competizione e agli ottavi trovò i serbi, squadra infarcita di campioni, tra i quali spiccavano Stojkovic e Savicevic. Il match d’andata finì 1-1 con gol di Stojkovic e Virdis, il vedetto venne rimandato all’8 novembre 1988, nel match di ritorno.
Il Milan non ci capisce nulla e i serbi fanno ciò che vogliono passano in vantaggio con Savicevic. Intanto su Belgrado scende un coltre di nebbia che avvolge il campo. Nel Milan viene espulso Virdis, ma nessuno se ne accorge, se non quando rientrano negli spogliatoi, perchè se lo ritrovano vestito.
Acli (in greco antico Achlys) significa nebbia o tenebra è la divinità dei veleni,della tristezza e della disperazione. Quella sera diede una mano al Milan, cosicchè l’arbitro decise di sopenderla rigiocandola il giorno dopo. Era impossibile proseguire, non si vedeva nulla.
All’indomani nel primo pomeriggio, il Mracanà di Belgrado una vera bolgia si preparò per “azzannare” i milanisti.
Dopo 6′ un gol regolarissimo di Mannari aveva varcato la linea di mezzo metro, ma non venne visto. Il Milan non si perse d’animo e al 34′ Van Basten di testa portò in vantaggio i rossoneri, su cross al bacio di Donadoni.
Si Donadoni, che poco dopo venne colpito, da una gomitata assassina di Vasilevic. Il numero 7 cadde al suolo privo di sensi, la tragedia sembrava l’epilogo finale. Roberto aveva la lingua arrotolata e che ostruiva la respirazione. I medici sociali delle due squadre le tentarono tutte.
Fino a che con l’aiuto di una Bic (levarono l’inchiostrto) resero pervie le vie aeree, rompendo la mandibola.
Maldini era in preda alla disperazione, covinto che il compagno fosse morto, ma l’altoprlante dello stadio annunciò che Donadoni era fuori pericolo.
La squadra riprese vigore e forza, sebbene i serbi pareggiarono con Stojkovic, la partita si trascinò ai rigori.
Giovanni Galli, ne parò due (uno a Savicevic) Cappellini giovane ragazzo della primavera designato a calciare l’ultimo ma tremava. Frenkie Rijkaard se ne accorse andò lui dal dischetto e portò il Milan ai quarti.
Quella battaglia fu il prologo alla vittoria della guerra nel fortino del Camp Nou.
La Stella Rossa è allenata da un ex interista, Dejan Stankovic (protagonista nell’Inter del triplete) e quindi diventerebbe una sorta di doppio derby. E vincerlo sarebbe più gustoso! Ma non sarà una passeggiata.

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