Il Milan cade dopo 27 match, cade in casa contro una buona Juventus che vince 3-1, ma che nel primo tempo aveva terminato sull’1-1. I bianconeri forti di una rosa piú ampia, hanno affrontato il Milan orfano di 7 giocatori, con le ultime decisive defezioni arrivate in mattinata, con Krunic e Rebic positivi al Coronavirus. Nei primi 15 minuti la Juventus ha chiuso il Milan trovando un pertugio grazie a Chiesa in gran serata e a un Dybala ispirato. Dai loro piedi é arrivato il vantaggio rossonero, con Chiesa bravo a battere Donnarumma con un potente diagonale. Nell’occasione blande le marcature di Kjaer e Romagnoli. Juventu in vantaggio e buoni i primi 22 minuti. Il Milan però reagisce e prima con Leao, poi con Calabria, va vicino al gol. Il gol arriva con una giocata di Leao che vede Calabria che di destro trova l’incrocio. La Juve subisce il colpo e rischia di capitolare salvandosi grazie a Sczeny. Si va al riposo sul risultato di 1-1.
Nella ripresa il Milan gioca bene i primi 15 minuti, poi pian piano inizia a perdere di lucidità con la Juventus chiusa e pronta a ripartire. Il Milan però non molla e allora prova a spingere sulle fasce, nonostante Hernandez non sia in gran giornata. Calhanoglu e Kessie provano a suonar la carica, ma inevitabilmente si creano dei buchi in cui si infila Dybala, che serve Chiesa che di sinistro batte Donnarumma. Milan freddato 2-1. I rossoneri reagiscono, Bentancur fa fallo da rosso. Irrati non interviene. Il Milan prova a riaprirla. Pirlo si gioca i cambi, inserisce Kulusewski e Artur, che danno maggior freschezza alla squadra. Proprio Kulusevski trova il gol del 3-1 a 11 minuti dalla fine. Nel finale il Milan ci prova con Calha, poi Irrati non fischia il rigore a Diaz. Si prosegue, con Pioli e il Milan che onorano il campo e iniziano a pensare al prossimo match. Cade il Milan dopo 27 partite, battuto dalla Juve di Pirlo, che ora proverà a rientrare nel treno scudetto.