Protagonista del Milan di Sacchi e Capello torna per la prima volta a al Meazza da ex
DI MATTEO ANOBILE
Il grande Milan di Sacchi e Capello aveva giocatori mitologici degni della vetta più alta dell’Olimpo. Però Sacchi sostiene che è il collettivo ad esaltare il singolo e non viceversa. In quel Milan, vi erano parecchi gregari che hanno fatto parte di quel meccanismo pefetto.
Uno di questi è stato, Giovanni Stroppa centrocampista cresciuto nella cantera milanista,attualmente allenatore del Crotone.
Ha vestito la maglia rossonera per tre stagioni (89-90/90-91 e 94/95), vincendo due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali.
Proprio il 9 dicembre 1990 nella finale di Tokyo contro l’Olimpia Assuncion vinta dai rossoneri 3-0, Stroppa realizzò la seconda rete, le altre due furono di Frenkie Rijkaard. Aveva una particolarità in ogni competizione, alla sua prima apparizione andava sempre a segno. In campionato a Cesena e in Coppa dei Campioni contro l’Helsinki (nel 1989), dimostrandosi molto duttile, giocando sia al centro o come vice Donadoni sulla destra.
Il suo credo tattico è il 4-3-3, seguace di Zeman che ebbe come allenatore ai tempi del Foggia. Con il Milan ha avuto anche un passato da allenatore della Primavera, con la quale ha vinto la Coppa Italia nel 2010.