Prestazione ‘contiana’ degli uomini di Stefano Pioli, che infliggono un poker al Crotone
Un Ounas in versione PlayStation col turbo e una squadra ordinata, volenterosa e propositiva palla a terra, non bastano a Giovanni Stroppa. Troppo superiore il Milan sul piano tecnico, fisico e di profondità della rosa. Doppia doppietta di Ibrahimovic, che arriva a 501 reti in carriera, e di un Rebic Is back, massiccio e determinato dopo la quarantena covid.
Ibra si sgola per metà partita, perché i rossoneri non riescono a chiudere il match, non trovando come nelle ultime gare senza registi, il famoso ultimo passaggio. Poi entra Calhanoglu, e il Diavolo inizia il tiro al bersaglio nella porta di Cordaz.Theo Hernandez libera la corsa atomica sulla fascia sinistra, perché un sontuoso e pulitissimo Meite’ lo copre con Kessie a centrocampo. Per cui i calabresi non arrivano quasi mai dalle parti di Tomori e Romagnoli, con Donnarumma spettatore non pagante della partita.
Saelemaekers un po’ impreciso e già ammonito lascia il posto nella ripresa al solito motorino Castillejo. Poi escono anche Ibra che prende finalmente fiato e Leao. Il portoghese è una pantera che quando si lancia e duetta con Zlatan e Ante, fa sempre paura. Entrano Mandzukic che sta rodando la gamba e Hauge dalla chioma sfoltita, poi Krunic.
Abbiamo parlato nel sottotitolo di questo editoriale, di un Milan in formato ‘contiano’, inteso come l’allenatore dell’Inter, spesso protagonista di goleade. Ma questo Milan di Stefano Pioli, al secondo anno di lavoro insieme col gruppo, puntellato con rinforzi di spessore nel calciomercato e guidato da Ibrahimovic, sta salendo molto.
Non parliamo solo del primo posto in classifica, ma della sicurezza con cui i rossoneri affrontano gli impegni e superano gli ostacoli e le trappole, anche fuori dal campo di gioco. Il covid19,gli infortuni, le polemiche arbitrali sui rigori, le tante ammonizioni e squalifiche subite. Nonostante tutto, da un anno e mezzo questa squadra continua a macinare punti e a confermarsi.
Col rientro dei maestri del possesso palla Calhanoglu e speriamo Bennacer, a primavera possiamo aspettare di vedere un Milan formato invincibili di Fabio Capello…Il Diavolo impressiona per la potenza offensiva del quartetto Ibrahimovic, Rebic, Mandzukic e Leao; per la corsa di Theo Hernandez.
Se continuerà a crederci il Milan potrà andare avanti anche in Europa. Con un unico appunto e suggerimento per il divino Zlatan: quando gli avversari si chiudono, conviene che lui salga in cattedra sulla trequarti a dettare il passaggio per i compagni d’attacco.