Alexis Saelemakers è un giovane belga su cui molti hanno ironizzato quando il Milan decise di tesserarlo. Alcuni osservatori scherzavano con il suo cognome e lo definivano “salamella”. Per parlare la stessa lingua di coloro i quali avevano ironizzato, potremmo anche affermare che la salamella è maturata e che ora è un insaccato pregiato. Ieri in quel di Verona, campo storicamente ostico, ha sfoderato una prestazione superlativa, dimostrando che oltre al cognome e alle ironie, c’è un calciatore con grande testa e spirito di sacrificio. Lui e Kessie hanno asfaltato il centrocampo scaligero, dimostrando che con una buona condizione fisica il Milan può sicuramente rimanere nelle prime 4. Saelemakers ha spinto, difeso, sudato e urlato ai compagni, dando anche quella velocità alla manovra che purtroppo era mancata per qualche tempo. Nessuno ha sentito la mancanza di Calhanoglu e Ibra, questo perchè ogni calciatore ha svolto al meglio il proprio compito. Pioli è l’artefice del miracolo. Ai tifosi rossoneri va chiesto un sacrificio: aiutate la squadra ed evitate di far guerre social al primo pareggio o dopo le sconfitte. Dal post lockdown a oggi, il Milan ha un ruolino da grande, anche se ci fosse una sconfitta, non sarebbe un dramma. Si pensi al Manchester, si affronti come si è affrontato il Verona, senza pesi e con spirito di sacrificio. Il risultato potrebbe anche non sorridere ai nostri colori, ma i tifosi apprezzerebbero lo stesso lo spirito di abnegazione, lo stesso spirito che Alexis Saelemakers dimostra da quando è arrivato a Milano. Il Milan vuole tornare a ruggire anche in Europa, e Saelemakers ha la tempra e la grinta per far bene anche nelle competizioni europee. Il Manchester è l’avversario giusto per dimostrare a tutti che la metamorfosi da brutto anatroccolo a cigno è completata. Ai posteri l’ardua sentenza.

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