Manchester United e Milan, è storicamente un incrocio che ha il sapore di Europa che conta e l’inno dell’Europa League ha risuonato un poco stonato per l’occasione… Ma, seppur minore, si trattava di un impegno da onorare al massimo ed i ragazzi di Pioli hanno risposto secondo le attese. Anche i ragazzi del ’99 che per la prima volta in carriera potevano assaporare il gusto di certe sfide. Entrambe le formazioni erano prive di molti titolari, ma soprattutto il Milan ha dato l’impressione di poterne fare a meno, portando a casa un 1-1 che sta pure stretto per la qualità del gioco espresso all’Old Trafford. Il Milan ha controllato, ha provato a pungere, giocando al contempo una partita attenta in fase difensiva, contro una squadra pur sempre temibile quando attacca, ma che scricchiola spesso nelle retrovie; solamente un briciolo di imprecisione ed un intervento del VAR su un fallo di mano di Kessie (ancora il migliore in campo, ma ormai fanno più notizia quelle rare volte che sbaglia un match, imperioso) hanno tolto il meritato vantaggio ai ragazzi. Così, quando lo United ha trovato il vantaggio (avendo comunque sfiorato la segnatura in modo clamoroso nel primo tempo, ndr), a tutti, in campo e fuori, è sembrata punizione troppo dura per quanto fin lì fatto vedere. Il forcing finale ha premiato gli sforzi del Milan, regalando a Kjaer, altro gigante in terra inglese, la gioia della prima rete con la nostra maglia. Un grazie a Kessie e Kjaer, il “fattore K” del Milan che lascia apertissimi i giochi per la qualificazione ai quarti del Milan. Forza ragazzi!

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