Gattuso torna nel suo stadio ma sarà vuoto….

DI MATTEO ANOBILE

L’allenatore del Napoli per la prima volta torna a San Siro da ex, il covid maledetto e infame non peremette San Siro gli possa tributare un doversoso omaggio.
Sicuramente all’annuncio del suo nome(all’annuncio delle formazioni), sarebbe scattato un applauso spontaneo e di cuore. Perchè Lui era quello che sui muri del suo paese, scriveva “W Milan”.
Dopo aver lasciato la Calabria, poco più che bambino se ne è andato a Perugia, poi Glasgow (Rangers) a studiare la giusta mentalità per interpretare il suo ruolo e infine ultima tappa la Salernitana.

Ruben Buriani, lo consiglia al Milan, che lo porta in Lombardia nell’estate del 99, quella appena successiva al 16° scudetto. Corona il suo sogno (vestire la maglia rossonera). Ma impara cosa vuole dire stare in quell’ambiente, Costacurta nello spogliatoio lo ribalta letterlamente, perchè lascia il lavandino sporco. “Qui siamo al Milan certe cose non te le puoi permettere!!!”.
Lui in campo dimostra di avere cuore e polmoni (giganteschi), diventando l’ossigeno del centrocampo.

I primi anni non vince nulla, ma assimila e corre, poi arriverà Ancelotti e assieme a Pirlo, Seedorf e Ambrosini formano un centrocampo tutto classe e sostanza.
Il tempo è galantuomo e lo ripagherà con trofei a ripetizione, due Coppe dei Campioni,due scudetti, due Supercoppe Europee,una Coppa del Mondo per Club e una Coppa Italia, oltre al mondiale di Berlino nel 2006 dove si fa amare tasversalmente.

Ci mette sempre la faccia quando le cose non vanno, non fa lo scaricabarile, perchè è un uomo vero e con le palle con forte senso di responsabilità.
Il suo attaccamento alla maglia lo dimostra il 7 dicembre 2008 quando si fa male al ginocchio contro il Catania a S.Siro, stoicamente rimane in campo, ciò gli ha causato la lesione del legamento. Ma l’amore ai nostri colori è troppo forte, per abbandonare la nave quando c’è bisogno di Lui.

Nel 2012 con 468 presenze e 11 reti lascia il Milan, dopo aver rischiato di perdere la vista per un problema oculare, anche li si dimostra Uomo, anteponendo l’aspetto sociofamiliare alla sua carriera.

Cinque anni dopo torna come allenatore e con una squadra mediocre sfiora la Champions League, ma capisce che le sue idee di calcio non collimano piu’ con il suo Milan. Da signore qual’è rassegna le dimissioni, rinunciando al contratto. Perchè per GENNARO GATTUSO la parola banalità è bandita nel suo vocabolario.
Probailmente la sua storia con il Napoli, sebbene abbia alzato la Coppa Italia è ai titoli di coda, troppo signore, per condividere la scrivania con un capo che confonde un campo di calcio per un set Holliwoodiano.
Ma non importa, lo stadio sarà vuoto solo visivamente perchè internamente nei cuori rossoneri ci saranno solo abbracci, alla faccia del covid e senza mascherina (solo metaforicamente).
GRAZIE DI TUTTO GENNARO GATTUSO!!!!!

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