Grandi allenatori e un immenso numero 10 sono nati nel giorno del pesce d’aprile e non è uno scherzo.

DI MATTEO ANOBILE

Il primo aprile in casa rossonera è un florilegio di compleanni, nomi che hanno scritto pagine importanti nella storia del Milan.

A Fusignano in Romagna nasceva ARRIGO SACCHI, giocatore mediocre ma con molte conoscenze teoriche che ha messo in pratica a Parma. Berlusconi si innamorò di lui, durante un Milan-Parma di Coppa Italia dove estromise i rossoneri. Il suo credo calcistico era a tutto campo e pressing, in un calcio dove il catenaccio era predominante. Difesa alta, con il libero, due esterni votati alla spinta, i centrali di centrocampo a fungere da polmoni. Davanti i due attaccanti mobili che aiutavano tutta la squadra e abili in zona gol, ovviamente.
Dal 1987 al 1991 in rossonero vinse ovunque, ma in Europa il suo calcio , indusse a pensare che ci fosse un nuovo modo di interpretarlo.
Come la storia, anche il calcio con Sacchi visse un cambiamento con un prima e un dopo, diventando così una sorta di innovatore.

Qualche chilometro piu’ là sempre in Romagna a Cesenatico vive ALBERTO ZACCHERONI, arrivato in rossonero nel 1998 per ridare vita a una squadra reduce da un decimo e un undicesimo posto.
Aveva una base da cui ripartire: Maldini,Costacurta,Albertini e Rossi, la vecchia guardia. Zac si affidò a loro aggiungendo i centimetri di Bierhoff. Sconfessò il dogma della difesa a quattro, passando a quella a tre. A fine anno senza che nessuno si aspettasse nulla arrivò lo scudetto del centenario, il 16°. Durò poco, con Berlusconi il feeling si ruppe subito, cosicchè venne esonerato nel 2001. Ma nessuno potè dimenticare quell’impresa.

CLARENCE SEEDORF arrivò al Milan nel 2002 grazie a Massimo Moratti che volle Coco, qualcuno al suo sbarco a Milanello storse il naso.
Seedorf mostrò tutta la sua classe giocando in qualsiasi ruolo del centrocampo, sempre a testa alta e con eleganza.
In dieci anni vinse tutto due volte, spiccano le due Champions League (2003,2007). I soprannomi erano molteplici, da Obama a Professore a testimonianza della sua classe e intelligenza, il numero 10 fu di sua proprietà dal 2006 al 2012, una buona parte della sua decade milanista. Con 432 gettoni è il lo straniero con piu’ presenze in rossonero. Da gennaio a giugno del 2014 fu anche allenatore, mostrando buona idea di calcio, ma a qualcuno non piaceva e venne esonerato.

Buon compleanno, Arrigo, Alberto e Clarence.

share on:

Leave a Response