La storia tende sempre a raccontare eventi che si ripetono nel tempo, come quella dell’olandese nella stagione 87-88
DI MATTEO ANOBILE
La permalosità è spesso una caratteristica delle persone che devono prendere decisioni quando sono coinvolti altri soggetti. Non possono essere esclusi gli arbitri, i quali sebbene essere umani si ergono a prime donne in alcuni casi.
L’espulsione di Ibra a Parma, ha un precedente illustre: Ruud Gullit.
Il Milan di scena ad Ascoli arbitro Cornieti, era in piena rincorsa al Napoli di Maradona. Lo stadio Del Duca è un campo insidioso, dopo 7′ Gullit commise un fallo di gioco. Proteste blande, l’olandese si mise in ginocchio, il direttore di gara lo ammonì, decisione forse severa. Ma l’inconcepibile arrivò subito dopo, il numero 10 che per caricarsi usava applaudirsi, creò un equivoco.
Cornieti, interpretò l’applauso come una sorta di sfida, ed estrasse il rosso a Gullit.
Poco valse il chiarimento del fuoriclasse olandese negli spogliatoi, risultato: una giornata di squalifica.
A distanza di più di trent’anni sono cambiati gli attori, ma il film no. Sarà colpa dell’eccessiva permalosità?