Ante Rebic croce e delizia dell’attacco rossonero con dei numeri del tutto particolari.

DI MATTEO ANOBILE

Ante Rebic è arrivato in rossonero sul filo di lana nella sessione estiva del mercato dall’Eintracht Francoforte in cambio di Andre Silva.
Si portava dietro il titolo di vicecampione del Mondo nel 2018 con la Croazia, ma in Italia con le maglie di Fiorentina e Verona aveva fatto vedere ben poco.
Anche in rossonero durante tutto il girone di andata della stagione 2019-20, si mostrò un pesce fuor d’acqua. Tanto da ventilare un ritorno in Germania. Ma nel secondo tempo della 1°giornata di ritorno realizzò una doppietta a San Siro contro l’Udinese che permise al Milan di vincere 3-2. Da li non si fermò più 11 reti su 19 partite, fra pre e post lockdown, realizzando anche un gol in più di Ibra.

Nella stagione in corso, nel girone di andata tra l’infortunio al gomito e il Covid, ha realizzato una sola rete a San Siro con la Lazio.
Nel girone di ritorno, 5 reti una doppietta con il Crotone e gli altri 3 distribuiti, tra Bologna,Roma e Parma.
Da ciò si evince come Ante nel girone di ritorno, renda al top e soprattutto quanto funzioni il binario di sinistra, Theo,Rebic e Ibra come terminale offensivo.

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