Costacurta, uno dei grandi protagonisti del grande Milan dell’epopea berlusconiana compie 55 anni.
DI MATTEO ANOBILE
Alessandro Costacurta non può non essere collocato nell’hall of fame del Milan, 663 presenze con 3 gol, dopo Maldini e Baresi è il terzo rossonero con più presenze.
Personaggio molto intrigante e controverso nello stesso tempo, elegante in campo e fuori, poteva dare la parvenza di essere saccente.
Uomo di cultura, appassionato d’arte, competente in materia di finanza tanto da presentarsi a Milanello con quotidiani di finanza e affari.
In campo cresciuto al fianco di Baresi, per i più maliziosi il capitano copriva i suoi errori, per i saggi ha tratto i migliori insegnamenti dal suo mentore.
Tant’è che dopo l’incetta di trofei con il Capitano, assieme a Maldini e Sala è stato uno dei protagonisti dello scudetto di Zaccheroni.
Il mister di Cesenatico ogni qualvolta gli si chieda di Costacurta, spende solo elogi.
Ancelotti lo ha utilizzato con profitto alternandolo a Maldini e Nesta, all’occorrenza ha giocato terzino, destro e sinistro.
Ogni qualvolta commettesse fallo era il primo ad allungare la mano in segno di scuse, come in uno Juve-Milan quando lui e Vialli vennero “faccia a faccia”, Billy con un sorriso e un abbraccio chiuse la questione.
Sebbene qualcuno lo identifichi come un oppositore dei colori rossoneri, non può negare il suo attaccamento alla maglia in campo e fuori, nel rispetto delle regole comportamentali.
Se non ci credete? Chiedete a Gattuso!