Quarantaquattro candeline per il centrocampista pesarese, capitano dal 2009 al 2013
DI MATTEO ANOBILE
Se parli bandiere rossonere non puoi non citare Massimo Ambrosini, marchigiano di Pesaro.
Cresciuto nelle giovanili del Cesena, lanciato nel grande calcio da una bandiera nerazzurra, Bruno Bolchi.
Arrivato al Milan, batte subito un curioso record, non aveva mai visto San Siro, la prima volta che ci entrò era già un calciatore rossonero.
Ha indossato quasi sempre il 23 da buon amante del basket, in onore di Micheal Jordan.
In rossonero ha collezionato 489 presenze e 36 reti, dal 1995 al 2013 con un anno a Vicenza in prestito.
Ha vinto di tutto: 4 scudetti,2 Supercoppe Italiane, 1 Coppa Italia, 2 Champions League, 2 Supercoppe Europee e 1 Coppa del Mondo per Club.
La sua specialità era il colpo di testa, per gli avversari i suoi inserimenti in area erano una minaccia, storici i gol a Roma con la Lazio e in semifinale con il P.S.V.