Roma-Milan doveva essere il banco di prova per i rossoneri e cosí é stato. La squadra di Pioli vince 2-1 e dimostra agli addetti ai lavori che Zlatan Ibrahimovic é il padrone del campionato e che la squadra ha un gioco, un cuore, tanta grinta. Mourinho inizia subito lo show e a fine partita, andrá ai microfoni a lamentarsi della direzione di gara. Ma torniamo al match, dominato dal Milan nei primi 45 minuti nonostante qualche brivido per Tatarusanu. I rossoneri da subito impongono la legge di Ibra, che vince tutti i duelli e poi lascia partire una sassata che batte Rui Patricio. Lo svedese esulta e sfida il pubblico giallorosso che lo aveva fischiato e insultato. Ibra si scatena e serve Leao che supera di testa Rui Patricio e la poggia in rete. Maresca vede la bandierina dell’assistente alzata e annulla. Si va al riposo con il Milan in vantaggio.
Il secondo tempo inizia con il Milan a protezione del vantaggio, pronto a colpire gli avversari. La Roma si scopre, il Milan recupera palla con Theo, che sfugge al controllo del radar giallorosso e vede Ibra servito sul dischetto del penalty. Lo svedese anticipa il centrale Ibanez e Maresca indica il calcio di rigore. La Roma protesta ma Maresca e Var confermano la decisione. Kessie dagli 11 metri spiazza l’estremo difensore giallorosso e fa 2-0. Al Milan però non piacciono le cose semplici, infatti si complica da solo la vita restando in 10 a 22 minuti dalla fine. Doppio giallo per Hernandez che dunque non ci sará nel derby. Pioli corre ai ripari e inserisce Ballo Touré. Kjaer salva la difesa più volfe, edifica un muro invalicabile che solo El Shaarawy riesce a superare. Maresca assegna 6 minuti di recupero, i rossoneri però non mollano e portano a casa i 3 punti più belli e sofferti della stagione, che oggi profumano di alta classifica e che magari tra qualche mese faranno la differenza.