Ma cosa se ne fa il Milan di un quarantenne??

di Matteo Anobile

In casa Milan i ritorni sono stati visti come delle minestre riscaldate, inutile citarne il pregresso storico.
Il 6 gennaio 2020, San Siro era senza mascherine (ancora per poco) ma con tanta voglia di dissuadere questa massima. A quasi 700 giorni di distanza, Ibra ha superato la quarantina, ma a parte qualche acciacco, ha quasi la stessa forza, ma con piu’ saggezza.
E’ li in cima ai marcatori assieme ai suoi fratelli minori (Immobile,Zapata o Simeone) o ai chi potrebbe essere suo figlio quel Vlahovic, il suo erede non solo per le ultime due lettere del cognome.
A quarant’anni è vecchio!? Ma sa ancora calciare le punizioni come a Roma, possiede la potenza nel tiro come a Bologna oppure il senso della posizione sottoporta come a Firenze.
Perchè a quarant’anni sa essere sempre al posto giusto, sbaglia anche gol facili, ma poi è lui che ti riporta in partita.
Alla sua veneranda età protegge e fa da chioccia ai compagni piu’ giovani infondendo quella voglia di milanismo che per troppi anni è mancata.

Ha quarant’anni è vecchio, ma non è finito e se a marzo stesse bene perchè non fare un’altra stagione? Alla fine non è importante aggiungere anni alla vita, ma vita agli anni.

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