Dejan Savicevic la carezza del Montenegro arriva a 58 primavere, tutto genio e sregolatezza!!!!
Se pensi a Dejan Savicevic, non puoi non ricordare Atene, città mitologica.
Erano le 21:33 del 18 maggio 1994, era iniziato da poco piu’ di tre minuti il secondo tempo della finale di Coppa dei Campioni: Milan-Barcellona, i rossoneri erano avanti di due gol (doppietta di Massro), Savicevic va in pressing su un difensore catalano e gli sottrae il pallone. Zubizarreta è un po’ fuori dalla linea di porta, tutti pensano che opti per uno spiovente in area di rigore, invece no sfrutta il ribalzo e dalla trequarti destra, fa partire un arcobaleno che si trasforma in un pallonetto che si infila nell’angolino.
Un capolavoro per brindare con gli Dei ateniesi sotto il Partenone con la 5° Coppa dei Campioni in mano, tra Capello il genio c’è stato un rapporto odio (poco incline al sacrificio) amore (quando il genio si svegliava di buzzo buono).
Il suo limite come scritto sopra, l’idiosincrasia alla fatica infatti abdicò (forse) troppo in fretta alla finale di Vienna, quando era in modalità pallone d’oro.
Ma se pensi alla classe, non puoi non menzionare Dejan…buon compleanno Genio.