Il Milan batte l’Udinese nonostante l’inferiorità numerica a causa dell’espulsione di Tijani Reijndeers al minuto 32. Segna Chuckweze, lo fa con un sinistro chirurgico che basta a piegare la resistenza di una Udinese molto compatta e in palla.
Il Milan parte subito forte e al minuto 13 è già in vantaggio con una grande giocata di Pulisic che serve il nigeriano che di sinistro la piazza all’angolo basso. Okoye battuto si dispera.
Il Milan gioca bene, anche senza Leao, Noah Okafor sgroppa, ma può farlo solo per 32 minuti, perché Chiffi rovina il match ed espelle Tijani Reijndeers che incrocia il piede di Lucca lanciato a rete.
Chiffi la valuta com’è chiara occasione da gol, Fonseca si arrabbia tanto ma non cambia il Milan fino al minuto 45.
Si va negli spogliatoi, il Milan torna in campo basso e Fonseca chiede a Pavlovic e Thiaw la massima attenzione. È una corrida perché l’Udinese spinge sulla fascia e prova ad assaltare l’area, senza rendersi mai pericolosa al 100%. Fonseca allora decide di inserire Abraham per fare salire il Milan troppo schiacciato sull’area. L’Inglese entra e va a battagliare, Pulisic illumina e si esibisce in un sinistro chirurgico che Okoye ferma con un miracolo. Abraham si fionda sulla palla ma cade male e urla per il dolore alla spalla destra (escluse problematiche serie). Entra Loftus Cheeck che va a fare a sportellate, rischia di farsi male da solo, ma si rende pericoloso.
Il Milan è in sofferenza ma tiene la difesa compatta. Fonseca inserisce anche Tomori che nel finale aiuta Thiaw e Pavlovic, il quale esce coi segni della battaglia e un turbante in testa, ma è il simbolo di un Milan ancora non perfetto ma con grande cuore e spirito di squadra, quello che Fonseca chiedeva.
Per Leao chance in Champions contro il Club Bruges, li dovrà timbrare il cartellino dopo il turnover di oggi.
Il Milan sale a 14 punti, Ibra sorride e la Curva applaude.