Partiamo dal risultato, un 3-3 che regala un punto al Cagliari e uno al Milan, che però esce da Cagliari con due enormi dubbi:
La difesa non va, ma va detto che la prima rete dei sardi è in fuorigioco, anche perché Maignan non vede mai partire la palla.
Come mai il Var e l’arbitro non hanno visionato delle immagini che avrebbero dimostrato che si trattava di offside?
Adesso anche basta, ma questo non deve essere un alibi per una squadra che in Champions ha fatto un capolavoro e che oggi, si è dimostrata molto fragile sugli scontri aerei. Il Milan come sottolineato da Fonseca , ha perso il 70% dei duelli aerei.
Un vero problema, qualcosa va cambiata per non perdere terreno e compromettere la classifica che comunque già regala un potenziale -7 dall’Atalanta che se domani vincesse, darebbe comunque una sberla a chi insegue.
Obiettivamente 6-7 punti dalla zona Champions iniziano a essere non pochi, per cui il Milan deve iniziare a volersi meno bene, tornare a essere pratico come a Madrid.

Non è colpa dei singoli, se non nel caso di Fofana, che poi si fa perdonare con l’assist a Leao, ma sono errori di reparto che il Milan deve correggere. Che sia una coppia Tomori -Thiaw, o Pavlovic-Thiaw, gli errori ci sono sempre, in particolare sale l’ansia quando gli avversari calciano la palla in area. Anche Maignan, a volte potrebbe dare più sicurezza, anche se le colpe per lui riguardano solo una minima parte.
Paulo Fonseca aveva avvertito, Cagliari sarebbe stata una tappa fondamentale, ma si è visto un Milan stanco negli ultimi 15 minuti, quando doveva mettere il pallone in cassaforte e arrivare a fare 3 punti pesanti che avrebbero dato una classifica diversa.
Ora il Milan ha una sosta per lavorare con chi rimarrà, sperando che le cose possano evolvere in meglio, calcolando che il Milan dovrà vedersela con la Juventus. Il primo bivio stagionale.
Se il Milan non vince e perde, diventa difficile iniziare a pensare ai primi 3-4 posti.
Se il Milan vince, allora si rilancia.
Per marciare verso la Champions, serve però una difesa solida, cosa che il Milan non ha da almeno 3 anni.
A Fonseca l’onere e l’onore di sistemare un reparto che a gennaio deve essere puntellato, nella speranza che il Milan arrivi a gennaio in una situazione di classifica migliore di quella attuale, che non è tragica, ma che lascia comunque l’amaro in bocca dopo i 3 dolci pasticcini di Madrid.

share on:

Leave a Response