Il Milan perde a Bergamo, vince la Fiorentina che si porta a +9.
Al contrario il Milan si trova in questo momento a -9 dalla zona Champions a parità di partite con i viola quarti.
La Fiorentina recupererà il match contro l’Inter, il Milan quello di Bologna non disputato causa alluvione.
Da qui a febbraio il Milan si gioca tutto in campionato e una vittoria in Champions potrebbe mettere al sicuro la classifica Champions e dare ai rossoneri la concentrazione per fare un filotto di 3-4 partite.
È possibile vincerle se si gioca come nei primi 35 minuti di Bergamo, nei 90 di Madrid, nei 90 minuti del derby.
Al Milan in questa stagione è sempre mancato il salto finale, lo step decisivo per andare oltre i limiti.
È una questione di testa, psicologica, il Milan non ha problemi seri a livello fisico e tecnico e nel club ci sono almeno due o tre fuoriclasse che devono alzare il livello di concentrazione e di prestazione.
La Fiorentina non ha Reijndeers, Leao, Fofana, Maignan, Morata, eppure corre.
Allora bisogna capire che il Milan ha una ghiotta occasione per accorciare sulla Fiorentina prima dei recuperi. Non è detto che il Milan sia totalmente fuori dalla zona Champions, ma Fonseca deve vincere 3-4 match di fila e provare ad accorciare entro il campionato di andata l’attuale distanza. Stare a 5-6 punti è completamente diverso che stare a -9 dalla zona Champions. Per questo parliamo di step psicologico, perché sappiamo che da un punto di vista fisico e tecnico la squadra ha gli attributi.
L’Atalanta oggi è una squadre tostissima per tutti, ma a Bergamo non si è vista una grossa differenza.
Anche per bravura dei rossoneri che hanno perso quasi al minuto 90. Il Milan può perdere a Bergamo, il problema sono i due punti buttati via a Cagliari e la partita buona contro il Napoli, che a Milano ha solo difeso contro un Milan che meritava.
Tre o quattro punti sono stati persi nel cammino e averli oggi avrebbe portato i rossoneri a 26-27 punti, con una gara da recuperare.
Insomma matematicamente il problema esiste ed è di classifica, ma il Milan ha uomini e capacità per vincere le partite.
Un caso a parte sono gli errori arbitrali (tanti), che da mesi i media nascondono.
Il Milan è massacrato da due o tre anni dalla classe arbitrale, la più scarsa del globo.
Le difformità di giudizio visti in queste prime 15 giornate dimostrano che non esiste una uniformità di giudizio e che Rocchi è il peggior designatore mai avuto.
Avete visto il fallo di Kalulu ieri?
Solo giallo.
Quello di Reijndeers contro l’Udinese?
Rosso diretto.
Ecco, se Fonseca si arrabbia questo è il motivo.
Per dare credibilità al calcio serve anche uniformità. Lo sappia Rocchi, perché il Milan non è una squadretta da oratorio da umiliare ogni settimana.
Ora basta!