Il 17 dicembre 1989 il Milan si laureò per la seconda volta campione del mondo, piegando per 1-0 dopo i tempi supplementari la compagine colombiana dell’Atlético Nacional Medellin (vincitrice dell’edizione 1989 della Coppa Libertadores) nella ventottesima edizione della Coppa Intercontinentale, andata in scena allo stadio nazionale di Tokyo.

Una gara assai tattica ed equilibrata

Quella giocata nella capitale giapponese fu una gara assai tattica ed equilibrata, con gli uomini di Francisco Maturana (a quei tempi anche commissario tecnico della rappresentativa nazionale della Colombia) attenti a “spezzare” il gioco dei meneghini, puntando neanche troppo velatamente a giocarsi il titolo ai rigori confidando nelle prodezze del loro portiere René Higuita, protagonista in positivo della finale casalinga di ritorno della massima competizione del Sud America con i paraguaiani dell’Olimpia Asunción, che i biancoverdi si aggiudicarono anche grazie alle parate di tale estremo difensore nella serie di tiri dal dischetto successiva all’affermazione per 2-0 che annullò il K.O. esterno per 0-2 dell’andata.

Alberigo Evani

Il confronto nella terra del Sol Levante venne deciso da un calcio di punizione di Alberigo “Chicco” Evani, che sorprese Higuita al 119’: a un solo giro di lancette dalla “lotteria” dei tiri dagli undici metri.

L’esultanza di Adriano Galliani

Indimenticabile l’esultanza dell’allora amministratore delegato rossonero Adriano Galliani, che (comprensibilmente) ebbro di gioia si spinse fin quasi a metà campo.

Un 1989 iniziato male, ma concluso in cima al mondo

I rossoneri chiusero, dunque, nel migliore dei modi un 1989 iniziato con la sconfitta esterna per 0-1 di campionato con il Cesena (8 gennaio 1989), ma poi proseguito con la conquista della Coppa dei Campioni (24 maggio 1989, 4-0 ai rumeni della Steaua Bucarest nella finale del Camp Nou di Barcellona), della Supercoppa Italiana (14 giugno 1989, 3-1 casalingo alla Sampdoria), della Supercoppa Europea (7 dicembre 1989, 1-0 interno agli spagnoli del Barcellona dopo l’1-1 dell’andata fuori casa del precedente 23 novembre) e, appunto, della Coppa Intercontinentale.

Il successo del novantesimo “compleanno”

Il successo in Coppa Intercontinentale venne giustamente considerato una sorta di ulteriore festa di “compleanno” da parte del sodalizio milanese, poiché la sua fondazione è tradizionalmente fissata al 16 dicembre 1899. Appositamente venne coniata una moneta celebrativa del doppio evento: il novantesimo anniversario della fondazione del club e l’affermazione in tale prestigiosa competizione internazionale.

Il tabellino di quella gara

Stadio Nazionale di Tokyo, ore 12:00 locali (ore 4:00 italiane) di domenica 17 dicembre 1989
MILAN-ATLÉTICO NACIONAL MEDELLIN 1-0 D.T.S.
RETE: Evani al 119’.
MILAN: Galli; Tassotti, Maldini; Fuser (dal 65’ Evani), Costacurta, Baresi; Donadoni, Rijkaard, van Basten, Ancelotti, Massaro (dal 70’ Simone). A disposizione: Pazzagli, Carobbi, Stroppa. Allenatore: Arrigo Sacchi.
ATLÉTICO NACIONAL MEDELLIN: Higuita; Escobar, Gómez; Herrera, Cassiani, J. R. Pérez; Arango (dal 46’ Restrepo), Álvarez, Arboleda (dal 46’ Usuriaga), García, Trellez. A disposizione: Villa, F. Pérez, Suárez. Allenatore: Francisco Maturana.
ARBITRO: Erik Fredriksson (Svezia).
NOTE: ammoniti Maldini nel Milan, García e J. R. Pérez nell’Atlético Nacional Medellin. Spettatori: 60.228.

Giuseppe Livraghi

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