Oscar Damiani in esclusiva Milancafe24 sui temi più caldi in casa rossonera.
Damiani, un Milan in emergenza ha sconfitto la Fiorentina e ora è primo in classifica. Qual è stata la sua impressione sulla partita?
“Il Milan mi sorprende se devo essere sincero. Perché non pensavo che potesse essere così avanti. Bisogna dare merito alla società e ad Allegri. Perché io credo che i risultati partano sempre dall’alto. Da chi decide, dall’allenatore che fa le scelte. C’è un bell’ambiente e questo bell’ambiente aiuta i giocatori a esprimersi al meglio. Forse non è il miglior Milan della storia, ma è un Milan che dà l’impressione di essere coeso. Una squadra ben organizzata dove tutti si aiutano, e questo è fondamentale per poi avere dei risultati”.
Nessuno se l’aspettava tra i tifosi, in un mercato con tanti arrivi e tante partenze, di essere così in alto in classifica. Visti gli infortuni, serve andare a cercare rinforzi tra gli svincolati?
“No, io non sono d’accordo. Preferisco pensare a qualche giovane. Magari che è già stato inserito nel gruppo. La Primavera secondo me ha dei ragazzi interessanti. Se c’è bisogno di qualcuno in panchina o per dieci minuti, e inutile andare a cercare giocatori all’estero. Che non conoscano il campionato e la lingua. Io darei fiducia a questa squadra come dicevo prima. Tare, i dirigenti, Ibra insomma hanno fatto un lavoro eccellente. Poi ovviamente in campo vanno i giocatori e c’è l’allenatore che fa delle scelte. I risultati aiutano a crescere. E ad essere sempre più performanti”.
Gimenez e Leao sono una bella coppia d’attacco per un 352?
“Assolutamente sì, si integrano. Perché Gimenez ha fisicità. Leao ha velocità e rapidità. Parte da lontano, si sa inserire. Gimenez si muove e si sa inserire Leao che farà dei gol. Quindi secondo me è una coppia ben assortita e lo sta dimostrando”.
Lei invertirebbe Modric e Ricci come posizioni: con l’italiano vertice basso e il fuoriclasse straniero più avanzato?
“Può essere, ma non credo sia fondamentale. Modric non è più il giocatore di una volta che aveva corsa e si inseriva. Oggi lui è un regista che deve stare davanti alla difesa. Ricci può giocargli a fianco, possono giocare a 2, possono giocare a 3. Non credo che questo sia fondamentale. Mentre fondamentale è la squadra e l’ambiente che si è creato”.
Francesco Montanari

