La cordata del broker thailandese avrà due mesi di tempo per effettuare la transazione economica, altrimenti dovrà pagare una penale salatissima, di circa 30-40 milioni di euro, alla holding dei Berlusconi

La svolta si avvicina. Ieri mattina – come riferito dall’edizione odierna de ‘La Gazzetta dello Sport‘ – un team di specialisti ha cominciato a scrivere il “Term Sheet”, ovvero l’accordo quadro vincolante che, salvo colpi di scena, potrebbe essere firmato dalle due parti, la holding dei Berlusconi da un lato e Bee Taechaubol dall’altro. Firma che dovrebbe arrivare entro lunedì 3 agosto, e sicuramente prima del 5, giorno in cui il broker thailandese potrebbe rientrare a Bangkok. Non sarà l’accordo finale, ma visto che contiene una penale salatissima sui 30-40 milioni, Mr. Bee è in un certo modo obbligato a rispettare il patto che blinda l’operazione.

MR. BEE SPALLE AL MURO – Una mossa, quella messa in pratica da Fininvest, per mettere spalle al muro Bee Taechaubol. Dopo sei mesi di trattative, incontri, promesse e strette di mano infatti, i Berlusconi vogliono valutare l’effettiva consistenza economica del gruppo di cui è il capocordata. I quasi 500 milioni non si sono ancora visti, e dopo la firma dell’accordo vincolante Fininvest aspetterà altri 2 mesi prima d’incassare il bonifico della penale. Un extra time, forse inaspettato, ma resta comunque ottimismo per la buona riuscita dell’operazione, con il closing che dovrebbe arrivare già a settembre.

CONFERENCE CALL – Ieri Mr. Bee ha tenuto una conference call con i suoi finanziatori collegati dalla Cina, che sono stati aggiornati dopo il vertice ad Arcore con Silvio Berlusconi. Gli ha informati che il closing è davvero vicino, e di conseguenza sta per arrivare il momento della transazione economica. Poi un incontro per un caffè tra il broker e Nelio Lucas, numero uno del fondo Doyen. Il ruolo di questo fondo sarà rivisto dopo la sentenza del Tribunale di prima istanza di Bruxelles. La questione stadio, infine, sarà approfondita da Mr. Bee con Barbara Berlusconi dopo aver firmato il “Term Sheet”.

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