La mano di mister Mihajlovic si vede già: non resta che “continuare a lavorare restando umili”

Siamo soltanto al termine di una tournée di luglio, ma quanto dimostrato dal Milan nei match contro Inter e Real Madrid merita un’attenta analisi. La squadra rossonera torna dalla Cina con zero gol subiti, impensabile fino allo scorso mese, quando erano evidentissime le lacune difensive. La mano del tecnico Mihajlovic si vede già, che dopo aver lavorato intensamente sulla parte atletica, ora si sta concentrando su quella tattica, con l’aiuto dei suoi fedelissimi preparatori.

CARATTERE“Il mister ha portato voglia di vincere”: è questa la frase più ricorrente all’interno dell’ambiente rossonero, da giocatori a staff tecnico, fino ai piani alti. Già, voglia di vincere, quella probabilmente mancata negli ultimi due anni. Mihajlovic è già riuscito a trasmettere ai suoi giocatori il carattere, quell’animus pugnandi fondamentale per ottenere dei successi. E lo si è ben visto nei due match, prima a Shenzhen nel derby vinto grazie ad un giocatore che fa proprio della grinta la sua arma migliore, poi nella gara contro i fenomeni del Real Madrid, persa soltanto ai calci di rigore.

FLUIDITÀ DI GIOCO – Nel corso delle due partite i rossoneri hanno mostrato anche bel gioco, ogni giocatore in campo sapeva quale fosse il suo compito: i terzini bravi a fare la doppia fase – soprattutto quella offensiva, molto richiesta dal tecnico serbo -, i difensori centrali hanno scelto ottimamente i tempi di uscita, i centrocampisti hanno occupato tutti gli spazi facendo un buon pressing (soprattutto con De Jong), i trequartisti si sono sacrificati per aiutare i compagni, le due punte hanno svolto quanto chiesto, ovvero non fare gli stessi movimenti possibilmente alternandosi per non dare punti di riferimento.

Al momento sembra una macchina da guerra pronta all’uso, “ora bisogna restare umili e continuare a lavorare”. Certamente, con qualche tassello in più, vedi i possibili arrivi di Romagnoli, Witsel e Ibrahimovic, questo Milan potrebbe far paura anche alla prima della classe.

@PepLandi

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