L’ex Genoa nelle prime amichevoli ha deluso, limitandosi al compitino: Mihajlovic vuole rivedere il Bertolacci dell’anno scorso.

È stato il primo grande acquisto del Milan 2015/2016, trasferitosi dalla Roma per 20 milioni di euro, ma finora nelle amichevoli non ha dimostrato di valere i soldi spesi: Andrea Bertolacci è una delle incognite di questo precampionato rossonero. Nell’analisi pubblicata da La Gazzetta dello Sport questa mattina, si individuano due fattori che limitano la crescita del giovane centrocampista. Il primo è il nuovo ruolo che Mihajlovic ha pensato per lui: non solo costruzione, ma anche interdizione. Bertolacci, che a Genova aveva Kucka e Rincon che si occupavano di intercettare gli attacchi avversari, liberandolo da eccessivi compiti difensivi, si trova ora in difficoltà nel compiere le due fasi: fin qui, Andrea è sembrato timido e senza quella personalità necessaria per scrollarsi di dosso le critiche e superare le difficoltà.

I NUMERI – La Rosea analizza anche alcuni dati per confrontare l’esperienza rossoblu del centrocampista con le prime amichevoli col Milan. Al Genoa Bertolacci faceva in media 34,65 passaggi positivi a partita, mentre in rossonero sono stati 20 nella tournée cinese e solo 16 nell’Audi Cup. Con Gasperini lanciava in media 5,26 volte a partita (4 in Cina, solo 1 a Monaco), creava 1,35 occasioni (0,5 in Cina, 1 in Germania), dribblava di più (1,91 contro lo 0,5 e l’1 delle due trasferte internazionali) e tirava di più, sia nello specchio (0,68), che fuori (0,76; in rossonero non è mai arrivato alla conclusione).

Matteo Villa

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