Per Bertolacci il Milan tornerà a fare il Milan. Gasperini l’allenatore che l’ha reso un calciatore vero, Mihajlovic gli ricorda Conte.

Il centrocampista del Milan, Andrea Bertolacci, a due giorni dall’esordio in campionato con la maglia rossonera ha parlato ai microfoni di ‘Tuttosport‘.

Sulla valutazione: “Credo sia figlia delle prestazioni della mia ultima stagione. Lo scorso anno a Genova ho dimostrato le mie qualità, e credo di aver avuto un rendimento elevato che mi ha permesso anche di entrare nel giro della Nazionale”.

Sull’addio alla Roma: “I giallorossi puntavano su di me, già ad aprile il club mi aveva detto che mi avrebbero voluto riportare a casa. Poi però l’offerta del Milan ha sparigliato le carte, rifiutare una proposta del genere era difficile, sia per la Roma che per il sottoscritto. Non ho nessun rammarico”.

Sugli obiettivi: “La società ha svolto una campagna acquisti importante. Quando indossi questa maglia non si può partire da obiettivi mediocri. Sono convinto che sarà un campionato affascinante e complicato per tutti: il Milan tornerà a fare il Milan. Anche Inter e Roma si sono rinforzate, Napoli, Fiorentina e Lazio restano competitive. La Juventus ha perso tre giocatori fondamentali come Pirlo, Tevez e Vidal, che negli ultimi anni aveva assicurato gol, assist e carisma. Probabilmente acquisterà ancora qualcuno, ma credo che indebolendosi il gap con le rivali si sia ridotto”.

Su Gasperini: “Mi ha cambiato la carriera. Mi ha cambiato ruolo, facendomi fare il salto di qualità mentale. Grazie a lui sono un calciatore vero”.

Su Mihajlovic: “E’ un allenatore molto esigente, cura ogni dettaglio, ma soprattutto grazie alla sua personalità riesce ad imprimere grande carica a tutti. Ci ha fatto vivere ogni amichevole come una finale, e ci ha responsabilizzato. Per carisma e intensità nel lavoro mi ricorda Conte”.

Su Soriano e Ibrahimovic: “Con loro saremmo ancora più forti. Ibra ha fatto la storia, Soriano è un ottimo giocatore. Abbiamo già una rosa competitiva, ma con loro saremmo davvero completi. A me la concorrenza non spaventa, è normale in una squadra che si chiama Milan”.

@PepLandi

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