Il colombiano fa un confronto tra Emery e Mihajlovic, secondo lui simili nel modo di preparare una partita, ma diversi sul piano caratteriale.

L’attaccante del Milan, Carlos Bacca, si prepara all’esordio in Serie A, ma intanto rilascia una lunga intervista ai microfoni del ‘Corriere dello Sport‘.

Sul Milan: “Tutte le mie aspettative sono state confermate, sembra di essere qui da molto più tempo. Il Siviglia è una grande squadra, il Milan è il top: ho capito la differenza. Là non ci sono queste strutture. Per venire qui ho rinunciato alla Champions, è vero, ma credo solo per un anno. L’ho fatto per la grande opportunità di vincere lo scudetto con il Milan e riconquistare qui la Champions League”.

Su Emery e Mihajlovic: “Sono due grandi allenatori, simili nel preparare la partita perché molto esigenti. Curano sempre i dettagli e ti devi allenare al 100% per giocatore. Sul piano caratteriale invece sono diversi: Emery è più aperto e allegro, Mihajlovic più serio, magari un momento più allegro, ma poi torna subito rigoroso”.

Sulle ambizioni: “Ho sempre pensato in grande, sin da piccolo. Anche per questo sono al Milan, ho sposato la voglia di rivalsa della società. Sono diventato professionista a 22 anni, mentre quasi tutti lo diventano a 16-17. Dopo però è successo tutto in fretta, e solo grazie alla disciplina, alla fede in Dio e all’ambizione sono riuscito a crescere. L’equilibrio si trova con la fede, il lavoro e l’umiltà. Quando passi dall’avere pochissimo a tantissimo devi tenere i piedi per terra, e su questo mi ha aiutato molto la mia famiglia e i pochi amici che ho”.

Su Luiz Adriano: “Normale che all’inizio non ci fosse il massimo della coordinazione, ma grazie al duro lavoro in allenamento ogni giorno stiamo migliorando. Andiamo d’accordo anche fuori dal campo e per me questo è fondamentale. Parliamo dei nostri movimenti, tu vai a destra, io a sinistra…”.

Su Ibrahimovic: “Personalmente non lo conosco, però so che ha portato risultati in tutti i club in cui è stato. C’è una buonissima intesa tra me e Luiz Adriano, ma credo che se arrivasse Zlatan ci sarebbero tante nuove soluzioni, potremmo giocare anche tutti e tre con lui un po’ più dietro. In quel caso deciderà il mister”.

Sul nome sulla maglia: “Una delle prime cose che mi ha detto il presidente Berlusconi è mettere Carlos al posto di Bacca, ed io naturalmente avevo dato anche il mio assenso. Poi però mi hanno fatto scegliere, ma non ci sarebbero stati comunque problemi”.

Sul numero di gol: “E’ troppo presto per fare una cifra! Voglio adattarmi prima al calcio italiano. L’obiettivo resta però la vittoria di squadra”.

@PepLandi

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