L’estremo difensore rossonero parla anche dei suoi tanti anni in rossonero, definendo Milanello come la sua seconda casa.
Christian Abbiati ha parlato al mensile “Forza Milan!“. Queste le sue dichiarazioni.
Sulla carriera in rossonero: “Sono passati davvero tanti anni dal mio primo giorno a Milanello. Ho sempre che questa è la mia seconda casa, anzi, forse passi più tempi qui che a casa mia. Al Milan sono dal 1998, e in tutti questi anni ho vissuto periodi stupendi”.
Sul segreto: “Quello che conta è il fisico. Se sei integro, è un grosso vantaggio. E poi ovviamente la testa, è fonadmentale la voglia di giocare”.
Sulla squadra: “Mi ha colpito la squadra in generale. Stiamo lavorando bene, con allenamenti molto duri e intensi, non eravamo abituati. Ci siamo messi tutti a disposizione dello staff, c’è grande voglia di riscatto dopo un 8° e un 10° posto. Il Milan deve tornare in alto, è un obbligo almeno tornare tra le prime tre”.
Su Mihajlovic: “Ha 2-3 regole che vanno rispettate. Ci tiene molto, se uno sbaglia, paga. Ma ride e scherza anche con tutti. Aveva un gran piede, calciava le sue punizioni perfettamente. Ma tutti ricordano le sue punizioni, non i calci d’angolo che a me davano molto fastidio: metteva sempre in difficoltà i portieri e i difensori con traiettorie imprevedibili”.
Su Bacca e Adriano: “I loro numeri parlano da soli, sono due campioni indiscutibili. Sono curioso di vederli all’opera”.
Su Diego Lopez: “Con lui ho un buon rapporto. Non ho mai avuto problemi con i colleghi portieri, sia da titolare che da riserva. Per me il rapporto umano è molto importante”.
Su Donnarumma: “Ha delle grandi qualità, ma ha solo 16 anni, deve ancora mangiare tanta erba. In prospettiva è molto avanti, ma andranno valutati anche altri aspetti come le tensioni e l’effetto San Siro. Ma ha un ottimo potenziale”.
@PepLandi